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martedì 15 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi il calendario dei santi della Chiesa cattolica ricorda un altro profeta, Sant'Amos, attivo nell'VIII secolo a.C.. Faceva il contadino a Tekoa, nel regno del Sud, e qui riceve l'ordine dal signore di andare nel regno del Nord a predicare la sua parola. Lasciate le sue cose, entra nel regno del nord cui è a capo Geroboamo II (783-743 a.C.), un tempo di straordinaria prosperità, ed anche di religione intensa, si direbbe. C'è sempre folla nei santuari nazionali di Bet-El e di Dan, con offerte abbandonati e riti solenni. Amos, fedele alla chiamata, arriva appunto a Bet-El per rovinare la festa dei ricchi, per far vergognare i compiaciuti. Questo è l'incarico. Eccolo tra la folla, mentre profetizza sventure ai nemici di Israele per i loro misfatti. Denuncia come lo sfarzo esteriore della ricchezza si accompagna all'ingiustizia (truffe in commercio, nel peso, nella moneta, sfruttamento dei poveri, usura spietata, schiavitù per il debitore). Ecco allora che non serve adornare i templi, quanto vivere con pietà. La sua predicazione risveglia contro di lui l'attenzione delle autorità, che, per mano di Amasia, a sua volta inviato dal re, gli intima di lasciare il paese, per tornare a casa sua. Lui forse obbedisce (da questo momento non si hanno più notizie su di lui), ma intanto risponde per le rime annunciando una serie di sventure per Amasia stesso, la moglie, i figli ed infine il regno, che in effetti sarà abbattuto dagli Assiri nel 722 a. C.. Gli studiosi, circa la paternità del libro corrispondente, sono divisi fra coloro che ne attribuiscono la paternità allo stesso profeta e quelli che ne reclamano la formazione graduale per mano di una scuola amosiana.

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