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domenica 30 maggio 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi il calendario domenicano ricorda come santo il Beato Giacomo Salomoni (sacerdote: 1231-1314).
Il Beato Giacomo entrò nell'Ordine a 17 anni, nella natìa Venezia, dopo aver distribuito ai poveri il ricco patrimonio. Fu imitatore fervente del fondatore dell'Ordine, il Santo Padre Domenico. Come religioso visse quasi sempre a Forlì, dove venne etichettato con nobili appellativi quale "apostolo di Forlì, "padre della Patria" ed anche "padre dei poveri" per la squisita delicatezza con la quale li accoglieva e li aiutava.
Il suo corpo è conservato nella Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia.

Trinità e suoi risvolti etici

Oggi è la festa della Santissima Trinità e volevo, appunto, stendere alcune considerazioni sui risvolti a livello etico e morale di questa fondamentale dottrina del cristianesimo.
Senza dubbio, allora va detto che il Dio trinitario fa tutt'uno con l'altro scandalo centrale della dottrina cristiana, quello della incarnazione. E' la prima volta infatti che viene interrotto in teologia l'ordinario processo di purificazione che consiste nel ritorno all'Uno, dopo qualche sbandamento nel contesto di qualcuna delle varie manifestazioni del molteplice, simbolo del peccaminoso. Sia lo spirito greco che anche la prima alleanza sopravvalutavano l'uno il maschile, contro il duplice femminile, l'intelletto di contro alla sensazione, illuminando tutto il percorso etico come ritorno all'uno. La novità del Cristo, sta nell'aver mostrato come questo processo se estremizzato può portare ad una ubris della giustizia verso il peccatore, ad un irrigidimento nel giuridico e nell'autorità tale da vanificare gli obblighi di solidarietà e compassione verso i deboli ed i più colpiti da un destino, spesso anche cieco e non puramente razionalizzabile dalla consunta dottrina della retribuzione. Ora Dio si manifesta essenzialmente come relazionalità, piegandosi sulle realtà deboli, oltre la durezza del cuore, e manifestando così il primato assoluto dell'Amore.

venerdì 28 maggio 2010

novità del pellegrinaggio cristiano

In queste brevi note vorrei soffermarmi sulle novità del pellegrinaggio cristiano rispetto a come lo stesso si caratterizzava nella Prima Alleanza. Il confronto può essere realizzato mettendo a paragone il testo della sosta di Giacobbe a Betel, con l'episodio della visita delle donne al sepolcro di nostro Signore Gesù Cristo. A Betel Giacobbe sospinto dall'estasi della famosa visione della scala pronuncia la frase che suona più o meno: "Dio è davvero qui". Viceversa alle donne in visita al sepolcro si dice: "E' risuscitato" e dunque "non è qui". Ciò che è paradossale è che come fanno notare Chèlini-Branthomme è la prima volta nella storia del "viaggio religioso" che "Dio non è qui".
Il messaggio alle donne prosegue anche con "Andate a dire che vi precede in Galilea", frase che introduce all'affidamento di una missione, con la quale anche il pellegrino è chiamato a testimoniare la fede nel Signore risorto, possibilmente anche nella sua vita, già dal luogo della sua esistenza quotidiana, dove egli è chiamato a farsi apostolo della Buona Novella.
Proseguono allora ancora i due autori, il pellegrinaggio pertanto non diviene più una meta, ma imprime una dinamica centrifuga che rimanda al segno di un'altra realtà, quella invisibile, ma sperimentabile comunque nella fede e nella purezza del cuore, della Resurrezione di Cristo e della Gerusalemme celeste.
Grazie per la vostra attenzione. Saluti a tutti.

domenica 23 maggio 2010

il rosario come fondamento di una permanenza

Stiamo vivendo in un epoca di transizione dopo la crisi delle ideologie, dove il pensiero di fa liquido e quindi instabile nel radicarsi in valori certi. Resta però nell'uomo una nostalgia di eterno e di permanenza, di contro al fluire puramente caotico e spesso caratterizzato da una deriva mortale nei pensieri e nella vita. In questa ottica, e se il rosario fosse quell'ancora verso la permanenza di cui tutti abbiamo comunque bisogno? In una mia poesia del mio primo libretto "Gocce di rugiada..." parlavo del rosario come di una entità che unisce una fedeltà alla tradizione insieme ad un'opzione di fiducia verso il futuro ("Santo Rosario, tu sei il termine antico che non voglio spostare, la direzione giusta per l'avvenire..."). Secondo me allora il Santo Rosario costituisce quella traccia mariana e cristologica, che se percorsa, ci può aiutare a conferire un senso al divenire spesso caotico della nostra esistenza, lasciando emergere un significato alla nostra vita ed una risposta alle domande insopprimibili della esistenza e forse, in fondo al percorso, anche un barlume di continuità alla nostra condotta non sempre lineare. Infatti il caos è inevitabile all'essenza del Kairos e quindi anche della Grazia, ma perchè non sia patologico occorre che da esso emerga il parto compiuto di una "virtù", altrimenti per dirla con Geremia alla fine del processo "apparirà uno stolto" (Ger. 17,11), ovvero un aborto, cioè un'opera non compiuta o fatta male. Insomma il rosario è una scommessa su Gesù e Maria che vale la pena di incominciare... e perdurare.

sabato 22 maggio 2010

canto, "Salve Regina", della Valdichiana

Nella mia terra in Valdichiana, al tempo dei nostri avi (insomma qualche generazione precedente) veniva cantata questa versione della "Salve Regina", molto rimaneggiata. Sentite bella:

Dio vi salvi, Regina
e Madre universale
per cui favor si sale
al Paradiso
Voi siete gioia e riso
di tutti i tribolati,
di tutti i disperati
unica speme.
A voi sospira e geme
il nostro afflitto cuore,
in un mar di dolore
e di amarezza.
Maria, mar di dolcezza,
i vostri occhi pietosi,
materni ed amorosi
a noi volgete.
Noi miseri accogliete
nel vostro santo velo
e il vostro Figlio in Cielo
a noi mostrate.
Gradite ed ascoltate,
o Vergine Maria,
dolce, clemente e pia,
gli affetti nostri.
Voi de' nemici nostri
a noi date vittoria
e poi l'eterna gloria in Paradiso.

Davvero la fede è la vera bandiera del popolo ed in particolare degli ultimi.
Saluti, alla prossima.

venerdì 21 maggio 2010

evento


Amicizia ebraico-cristiana di Firenze
Mercoledì 2 Giugno - ore 11
Teatro della Madonnina del Grappa
Via delle Panche 36
Nel giorno della festa della Madonnina del Grappa,
al Rabbino Joseph Levi da Don Carlo Zaccaro (mancato purtroppo in questi giorni)
uomini di pace
viene donato un candelabro (Menorah) in ceramica
in ricordo di benemeriti dell'Amicizia ebraico-cristiana:
...Fioretta Mazzei, Vittorio Lampronti, Gian Carlo Melli, Gian Carlo Zoli...
Siamo tutti invitati.

lunedì 17 maggio 2010

il desiderio

Nel post precedente parlavamo di follia, come caratteristica connaturata ai nostri tempi in cui molti dei tradizionali punti di riferimento sono saltati, soprattutto a partire dalla rivoluzione francese, e la società si presenta come un'arena caratterizzata da una dura lotta per emergere, spesso senza esclusione di colpi. Certamente la nostra mente è quasi sempre nutrita di saggezza: ciò che ci porta lontano dalla misura è il desiderio, ed è infatti quasi sempre da qui, che nascono i problemi della vita. Per fortuna la nostra tradizione religiosa giudaico-cristiana presenta un'apertura favorevole, nel senso che il desiderio, se correttamente incanalato, non necessariamente ci porta fuori strada. In questa ottica il rosario rappresenta senz'altro la via migliore per incanalare correttamente il desiderio stesso e farlo giungere a buon fine. Anzitutto questa preghiera proprio per la sua ripetitività scava un letto nel quale il desiderio spontaneamente, per così dire, si adagia, e si appresta a giungere docilmente al porto della sua realizzazione, in quanto il controllo che ne deriva permette di controllare le nostre pulsioni e guidarle, cosicchè non divenendone schiavi, siamo atti a diventare guide di altri, quelli che cioè, che per debolezza o altro, non riescono a dominare appieno se stessi. Il saggio è notoriamente guida di chi è "stolto" (nel senso buono del termine), come ciò che è più nobile precede ciò che ne è meno, ed è a questi ordinato.
Ma soprattutto il rosario offre una via breve, sicura, diritta per far giungere al porto della realizzazione i nostri desideri. Infatti la Madonna, nelle promesse fatte in visione al Beato Alano de la Roche (secondo me trattasi di vere visioni e non mere meditazioni di un saggio), ha dichiarato che "ciò che chiedi con il rosario lo otterrai".
Quindi, fratelli, se abbiamo qualche desiderio da realizzare, e finora questo è andato a vuoto, prendiamo presto in mano un rosario e cominciamo a pregare. Con un pò di perseveranza sono certo che questo desiderio si realizzerà; sì perchè al rosario di Maria è congeniale non solo che i sogni si avverino, ma anche che accadano miracoli, se necessario. Provare per credere!
A presto.

freddura

"La Chiesa è di tutti, ma senza l'ordine del prete non si fa niente".
...non è poi sempre vero! Cresciamo come cristiani, ci sarà spazio per tutti.
Saluti.

ancora su un uso corretto dei beni materiali

Si è visto, nel post precedente, come sia biasimevole una eccessiva bramosia dei beni materiali. Secondo me può star bene che Dio ci mantenga francescanamente poveri, ma occorrerebbe almeno che non ci faccia fallire del tutto nei nostri progetti. Ottima mi sembra la nozione scientifica della sopravvivenza nel medio-lungo andare.
Un caro saluto.

misteri gaudiosi: un contributo alla riforma della società

In quest'epoca di pazzi (io sono il peggiore, i fatti stanno a provarlo) proviamo a rileggere i saggi e paterni avvertimento del papa Leone XIII, circa un secolo fa, quando cominciavano a scatenarsi i primi prodromi di quei mali che col passare del tempo sarebbero diventati irreversibili, come dimostra l'affollamento sempre maggiore delle sezioni psichiatriche degli ospedali, di cui anch'io sono stato inquilino.
Premesso che è inutile essere saggi in un mondo di pazzi e concesso anche che quelli che vanno a finire negli ospedali psichiatrici non siano i peggiori, ma semmai le persone più sensibili ed aperte ad un mondo verso il quale sarebbe degno rispolverare antichi preconcetti, divenuti un pò polverosi anche per l'incipiente debolezza infragenerazionale, che vede sempre più aumentare la debolezza fisiologica, insieme ahimè ad una richiesta di prestazione, anche da parte dei saggi, che, come volevasi dimostrare, non sono poi forse così saggi! Insomma nella Babele moderna, frantumati gli antichi paletti fra le classi sociali, proviamo a recuperare qualche pillola di saggezza che possa ammorbidire un pò i colpi del disastro imminente.
Ecco allora che il mite ed assennato Leone XIII, memore dei suoi umili natali, (già questo avrebbe evitato a me molti guai), parlava dei misteri gaudiosi del rosario come di una via per l'apprezzamento di quelle virtù dimenticate, del senso comune, che risiedono ad esempio nell'apprezzamento di una vita umile e laboriosa, del contentarsi di poco, nel non fuggire la campagna per vane prospettive offerte da una spesso effimera società cittadina, insomma da tutte quelle virtù del buon cattolicesimo tradizionale che sono state spazzate via dal turbocapitalismo, dal quale siamo un pò tutti contaminati. Tuttavia a ben guardare molte persone che hanno avuto successo non hanno disdegnato il rosario (cito per tutti Michelangelo), ed allora auspichiamo che sogniamo un successo, anche solo parziale, quando abbiamo ben lavorato, piuttosto di rincorrerlo a compensazione della nostra pigrizia, come quasi sempre accade, cosicchè esso sia un compenso della nostra virtù e della grazia di Dio, piuttosto che un desiderio disperato ed infantile che rincorriamo dopo aver perso la battaglia più grande, quella con noi stessi e con la nostra interiorità.
Auguro una buona giornata a tutti Voi.

mercoledì 12 maggio 2010

alcuni appuntamenti amicizia ebraico-cristiana di Firenze

STENSEN|CINEMA

3/14 MAGGIO 2010

giovedì 13 maggio - ore 20.30

L’Associazione "Dialoghi" di Firenze,

con il patrocinio della Fondazione Stensen

nell’ambito dell’iniziativa di dialogo interreligioso

Mondo "fluido" e religioni - Come appartenere oggi?

PRESENTA

A Serious Man

Film di Joel e Ethan Coen

(Usa/Gb/Fra 2009, 105')

Introduce il dibattito Don Andrea BIGALLI

Interverrà: Rav Joseph LEVI

I fratelli Coen propongono una nuova giostra dell'assurdo con lo splendore registico di cui sono maestri, aprendo il proprio film su quello che avviene in uno shtetl polacco, dove si parla solo yiddish, per poi trasportare repentinamente lo spettatore nell'America anni '60. Qui il dio-regista a due teste si diverte a tormentare il protagonista, a giocargli irridenti scherzi, rovesciandone repentinamente prospettive ed attese, smuovendo la sua radicale apatia. Sospeso tra l'orrore per il caos della vita e la noia esistenziale, questo si rivolge a tre rabbini per non precipitare nel vuoto e in un movimento insensato. La risposta è un grande buco di senso intorno al quale i Coen fanno scorrere le azioni di tutti personaggi verso un finale sospeso tra happy-end e la consueta imprevedibilità.

Ingresso libero

Venerdì 14 Maggio alle ore 21.00

Istituto degli Innocenti e Stensen|Cinema

in collaborazione con Fabulafilm

presentano

Evento speciale fuori concorso

sezione Alice nella città - Festival del Cinema di Roma

Sembra una favola...ma è una storia vera

Sotto il Celio azzurro

di Edoardo Winspeare

(Italia 2009, 93')

Celio Azzurro è una piccola scuola materna nel cuore di Roma e un grande modello all’educazione dei più piccoli e al dialogo tra le culture. Il film racconta l’energia e la passione di un gruppo di maestri che lavorano, in modo originale ed efficace, per l'educazione dei bambini nell'Italia di oggi.

alla presenza di

Massimo Guidotti - responsabile del centro culturale e scuola d'infanzia "Celio azzurro" di Roma

Paolo Carnera - direttore della fotografia e produttore

Prezzo d'ingresso: 5 euro

Sotto il Celio azzurro

"...ho visto coi miei occhi che cos’è la bellezza dell’educazione, direi anzi, la gioia di formare dei giovani esseri umani." - Edoardo Winspeare

Il film, girato nel corso di un anno scolastico, è una potente immersione nella vita vera di un gruppo di appassionati individui che portano avanti ogni giorno un ostinato e rigoroso lavoro sull’identità di ognuno e il rispetto dell’altro. Ma è anche, un invito gioioso e irrinunciabile a ritrovare noi stessi bambini. Come nelle altre scuole, al Celio convivono bambini italiani e stranieri, di tante religioni e nazionalità diverse. Ma qui i genitori non si sfiorano soltanto, uno sguardo e un saluto fugace al portone, una chiacchiera e al massimo una ricetta scambiata con curiosità e talvolta simpatia. Al Celio Azzurro tutti i genitori, nessuno escluso, si prestano a mettersi in gioco da adulti e a far parte dei giochi dei bambini. Celio Azzurro nasce, primo centro multiculturale in Italia per l’accoglienza di bambini stranieri in età prescolare, nel 1990. Oggi la scuola ospita 45 bambini di età compresa tra 3 e 5 anni appartenenti a 32 nazionalità diverse. Fortemente voluta e ancora oggi gestita da un gruppo di maestri eterogeneo per formazione ed età, spicca come esperienza didattica e culturale all’avanguardia.

"Prima regola dell'educatore: invertire il cannocchiale per far scoprire quanto è diverso il mondo quando cambia il punto di vista. Il grande diventa piccolo. Winspeare mostra che gli educatori di questo fortino del Celio (somigliano più alle prime comunità di indigeni che si stanziarono sui sette colli migliaia di anni fa che a tradizionali maestri: stessa capacità di resistere alle intemperie, stesso misto di abilità, tecniche e convinzioni), iniziano con questo passo fondamentale: non solo come appaiono i bambini visti dagli adulti o il contrario, ma: come erano papà e mamma quando erano bambini? Senza rabbia né retorica, senza soldi né patronati politici, i guerrieri educatori del Celio affrontano ogni infanzia per quello che è. Un frutto di sguardi e sangue così diversi, un bisogno esagerato di gaiezza e affetto e protezione, un pozzo di stupore e mistero, una meteora irripetibile che da lontano somiglia al sogno di un'altra persona. Il film, morbido e fragrante, segue quattro stagioni in un asilo che non è come tutti gli altri. L'occhio del regista è curioso quanto quello dei bambini, ma quando lo rivolge sugli adulti, i guerrieri, e rivolta il cannocchiale e ce li mostra nelle foto da adolescenti, si muove qualcosa di ancor più dolce e toccante, come uno sbuffo profondo di allegra malinconia, l'eco di una canzone antica nella voce di un passante per la strada".

Mario Sesti

L’associazione “Noi per Loro” (onlus)

con il patrocinio del Comune di Fiesole

in collaborazione con

European University Institute

e con la

Parrocchia di San Martino a Mensola

invita a partecipare al

Concerto della Solidarietà e dell’Amicizia

Sala Refettorio

European University Institute

Badia Fiesolana via dei Roccettini 9

venerdì 21 maggio 2010 ore 21

e nella

Chiesa di

San Martino a Mensola

Recital di chitarra

venerdì 28 maggio 2010 ore 21,30

Recital vocale di musica sacra

venerdì 4 giugno 2010 ore 21,30

Il ricavato dei concerti consentirà di realizzare un

allevamento di animali da cortile con lo scopo di

sostenere il finanziamento del dispensario costruito

dalle Suore Passioniste nel villaggio di Abadjin-

Doumé, Costa d’Avorio; costo euro 5800

Noi per Loro (onlus)

via Pancrazi 2 - 50135 Firenze

tel. 055.605848

e mail: noiperloro.onlus@virgilio.it

www.noiperloroonlus.it

IL NOSTRO OBIETTIVO

Contribuire a realizzare opere di prima necessità per

migliorare il tenore di vita delle persone che, particolarmente

nei paesi in via di sviluppo, si trovano in

stato di bisogno.

COSA ABBIAMO REALIZZATO

Dalla data della costituzione dell’associazione, febbraio

1998, abbiamo realizzato 30 progetti in Angola,

Benin, Bolivia, Camerun, Ciad, Congo, Ghana, India,

Madagascar, Myanmar, Tanzania, Uganda e Vietnam per

un importo complessivo di euro 126.140.

Gli ultimi progetti finanziati sono:

* costruzione di un sistema di dighe in cemento armato

nel villaggio Hoi Phuoc Vietnam; costo euro 2400

* acquisto di un terreno, capi di bestiame e reti da pesca

per avviare una piccola realtà economica nel villaggio di

Kyaukphalar, Myanmar; costo euro 3865

* acquisto di una barca e attrezzature per la pesca per una

cooperativa di pescatori della Diocesi di Benguela, Angola;

costo euro 4800

* coltivazione di 7 ettari delle Suore del Sacro Cuore,

Antanivao Madagascar; costo euro 2950

* laboratorio per la produzione di ostie per l’Eucaristia

presso il Centro Cattolico Universitario di N’Djamena,

Ciad; costo euro 3185

allevamento di capre per 24 vedove di due villaggi della

Diocesi di Nellore, India; costo euro 1100

VUOI DARCI UNA MANO ?

accettiamo:

° denaro:

. Banca Prossima iban IT03A0335901600100000005544

. cc postale 21288501

° disponibilità di tempo

° proposte e suggerimenti

° segnalazioni di necessità

° il tuo 5x1000: codice fiscale 94068470486

Il progetto che intendiamo realizzare si pone

l’obiettivo di creare un’attività remunerativa

intesa a finanziare il dispensario costruito nel

villaggio di Abadjin-Doumé (Costa d’Avorio)

dalle Suore Passioniste di San Paolo della Croce

L’attività di questa Congregazione, che opera

prevalentemente nei luoghi di frontiera, è mirata

all’assistenza e al recupero delle fasce più

deboli della popolazione, particolarmente bambini

di strada, donne offese nella loro dignità,

ammalati privi di ogni tutela umana e sanitaria.

Il villaggio in questione soffre della situazione

di conflittualità in cui vive il Paese e negli

ultimi anni il tasso di disoccupazione e di povertà

è cresciuto considerevolmente; molte famiglie

non hanno i mezzi per curarsi. Ne consegue

che anche per patologie curabili è aumentata

la mortalità soprattutto quella infantile e delle

persone anziane.

In tale situazione il dispensario di Abadjin-

Doumé è stato aperto dalle Suore Passioniste

per consentire l’accesso alle cure mediche della

popolazione (circa 3500 abitanti) del villaggio e

dei villaggi vicini, pure sprovvisti di centro sanitario.

Per venire incontro ai bisogni del dispensario

e retribuire il personale infermieristico e medico,

si intende, con il presente progetto, realizzare

un allevamento di animali da cortile che

costituirà una fonte di reddito destinato al mantenimento

della struttura sanitaria.

Il costo del progetto è di euro 5800

venerdì 21 maggio 2010 ore 21

Concerto della Solidarietà e dell’Amicizia

Sala Refettorio

European University Institute

Badia Fiesolana

via dei Roccettini 9

Coro di Montughi

diretto da Enrico Rotoli

Barbara Nizzi soprano

Leonardo De Lisi tenore

Enrico Rotoli baritono

Marcello Vargetto basso

Miriam Sadun violino

Silvano Mazzoni chitarra

Alessio Bacci flauto

Lisetta Rossi arpa

Monica Anglani pianoforte

Musiche di

Wolfgang Amadeus Mozart

Giuseppe Verdi

Gioachino Rossini

Giacomo Puccini

Gabriel Fauré

Manuel De Falla

Joaquin Nin y Castellanos

Pietro Mascagni

biglietto euro 10

venerdì 28 maggio 2010 ore 21,30

Recital

di

Chitarra

nella Chiesa di

San Martino a Mensola

via di San Martino a Mensola 4

Alessandro Bassetti chitarra

Musiche di

Girolamo Frescobaldi

Johann Sebastian Bach

Dionisio Aguado

Isaac Albeniz

Francisco Tarrega

Carlo Domeniconi

ingresso libero

venerdì 4 giugno 2010 ore 21,30

Recital vocale

di

musica sacra

nella Chiesa di

San Martino a Mensola

via di San Martino a Mensola 4

Giulia Peri soprano

Umberto Cerini organo

Musiche di

Girolamo Frescobaldi

Claudio Monteverdi

Georg Friedrich Haendel

Antonio Vivaldi

Wolfgang Amadeus Mozart

ingresso libero

Mondo “fluido” e religioni

Come appartenere oggi?

Ebreii, criistiianii e musullmanii: iitiinerarii iin diiallogo

L'appartenenza religiosa oggi, insieme a molte altre appartenenze sempre date

per certe o scontate, appare messa in discussione

da secolarizzazione e globalizzazione,

dal confronto con altre culture e confessioni,

e dai molti 'confronti' in atto all'interno stesso di ogni comunità

(sociale, intergenerazionale, interculturale…)

Cosa significa, insomma, in questo nuovo mondo,

appartenere a una religione?

Percorso pensato ed organizzato da

Associazione “Dialoghi”:

× Comunità Ebraica di Firenze

× Comunità Islamica di Firenze e

Toscana

× Chiesa Evangelica Valdese di Firenze

× Comunità S. Ignazio

× Comunità Parrocchiali “Madonna

della Tosse” e “Sant’Alessandro a

Giogoli”

× Amicizia Ebraico-Cristiana di Firenze

Ufficio Cultura della Diocesi di Firenze

Con il patrocinio di:

Comune di Firenze Provincia di Firenze

Giiovedìì 15 apriille 2010 ore 21.00

Ugo Caffaz

Ermanno Genre

Sumaya Abdel Qadier

Conversazione

Presso Residenza Padri Gesuiti, Via S. Spaventa 4

(zona Parterre)

Mercolledìì 5 maggiio 2010 ore

21.00

Marco Morselli

Alberto Melloni

Roberto Piccardo Hamza

Conversazione

Presso Comunità Ebraica – Via Farini, 4

Giiovedìì 13 maggiio 2010 ore 20.30

Proiezione del film:

“A serious man” Regia di Joel e Ethan Coen

(ingresso libero)

Introduce il dibattito Don Andrea Bigalli

Interverrà Rav Joseph Levi

Presso Auditorium Stensen, Viale Don Minzoni 25 C