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domenica 27 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune, 27 giugno 2010

Oggi la Chiesa ricorda San Cirillo d Alessandria (370-444), vescovo di Alessandria e dottore della Chiesa. Fu il campione del concilio di Efeso del 431 contro Nestorio. In questo concilio si ebbe lo scontro fra i due più grandi patriarcati orientali dell'antichità, dovuto a diversi fattori non ultimo la diversità culturale dei due ambienti. L'antiocheno Nestorio era stato discepolo del grande esegeta della scuola antiochena, Teodoro di Mopsuestia; Cirillo di Alessandria si collocava invece nell'ambito della scuola origeniana che faceva del Logos la categoria principale di comprensione della fede cristiana. Se la scuola antiochena, con l'accentuazione delle due nature nel Cristo, mirava a salvagurdare, nel Verbo incarnato, tutto il divino e tutto l'umano, gli alessandrini, insistendo sull'unicità del Logos, quale unico soggetto del verbo incarnato, erano preoccupati di non porre in Cristo due soggetti a fronte, nel caso uno divino, il Logos, e uno umano, il Cristo. Nella distinzione dell'umano e del divino da parte di Nestorio gli s'imputava perciò di porre due figli in Cristo: il figlio di Maria, per cui Maria era la Christotokos o madre di Cristo e non la madre di Dio o Theotokos, ed il figlio divino del Padre, cioè il Logos. Fin dal 429 Cirillo, nella sua omelia pasquale, senza nominare Nestorio, gli addebitava tale pericolosa distinzione, spiegando come"Maria non ha partorito un uomo come tutti gli altri, ma il Figlio di Dio fatto uomo: Lei è dunque veramente Madre del Signore e Madre di Dio". Ad Efeso, dove le due parti furono convocate prevalse, non senza strascichi burrascosi, la posizione di Cirillo.
Terminiamo con una sua bella frase sull'opera del Verbo incarnato: "Il Signore è come un covone. Egli ci lega tutti a Lui. Ci unisce insieme, primizia dell'umanità riunita nella fede e destinata al cielo.... Anzi, quando il Signore è ritornato in vita e, in un solo atto, si è offerto a Dio come primizia dell'umanità, allora sicuramente tutti noi siamo stati trasformati in una vita novella".

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