mercoledì 16 giugno 2010
Santo del giorno, calendario comune
Oggi la Chiesa ricorda due martiri in un quadro molto tenero ed edificante, per quanto terribile come accadimento. Questi sono i fatti. Durante la persecuzione di Diocleziano ad Iconio, città della Licaonia (odierna Turchia), si trovava Giulitta, donna ricca e nobile, la quale era rimasta vedova con un figlio in tenera età, Quirico. Lasciata la sua città ed i suoi averi, per sfuggire alla persecuzione, scese con le sue ancelle verso la Seleucia. Ritenne però prudente proseguire per Tarso, in Cilicia, dove fu comunque raggiunta e fatta arrestare col suo bambino dal governatore romano Alessandro, con l'accusa di essere cristiana. Sottoposta a lunghi interrogatori per farla abiurare, rifiutandosi di sacrificare agli dei, confessò la sua fede. Una leggenda narra che Alessandro teneva il fanciullo sulle sue ginocchia. Quirico, vista la madre sofferente e sentite le sue parole, si disse anch'egli cristiano e morì scaraventato a terra dal governatore. La madre, pur impietrita dal dolore, restò ferma nella fede. Poi, dopo strazianti torture, fu consegnata al boia per essere decapitata. Questo martirio di uno dei più giovani martiri cristiani con la madre si colloca intorno al 304.
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