Il suo nome di battesimo era Vinfrido. Entrato nelle fila del monachesimo anglosassone diede lo slancio decisivo all'evangelizzazione della Germania ad est del Reno ed al rinnovamento della Chiesa franca. Egli fu quindi il creatore della struttura episcopale germanica. Questa la sua storia.
Nato da una famiglia nobile del Wessex, all'età di sette anni era stato affidato al monastero di Exeter per esservi educato. Più tardi entrò nell'abbazia di Nursling, presso Winchester, dove completò gli studi, fu ordinato sacerdote e si rivelò apprezzato maestro, attirando numerosi discepoli.
All'età di 40 anni, secondo il costume della sua terra, intraprese un viaggio, con lo scopo missionario di convertire i Sassoni del continente. Si recò pertanto in Frisia dove aveva operato Villibrordo, senza poterlo incontrare, a causa della ribellione dei frisoni contro i franchi di Carlo Martello, e dovette far ritorno in Inghilterra.
Ma tre anni dopo ne ripartì nuovamente e raggiunse Roma, dove papa Gregorio II gli conferì il mandato di evangelizzare i germani con il titolo di legato apostolico e gli impose un nuovo nome, Bonifacio da allora sempre usato da Vinfrido.
Bonifacio aveva compreso che era necessario presentarsi ai popoli da evangelizzare con il prestigio di una missione ufficiale da parte del capo della Chiesa e con la potente protezione dei franchi. Prima di iniziare la sua missione si fermò tre anni presso Villibrordo, in una sorta di apprendistato.
La sua missione cominciò dall'Assia e da qui si propagò con rapidi successi, ed ebbe un momento spettacolare quando Bonifacio fece abbattere un importante simbolo del mondo pagano, la secolare quercia sacra di Geismar, con il cui legno ordinò di edificare la chiesa dedicata a San Pietro a Fritzlar.
Fu consacrato arcivescovo e, dopo aver consolidato le strutture ecclesiastiche, favorì lo storico patto fra i franchi ed il papato.
Avanti negli anni si ritirò nel monastero di Fulda , grande centro monastico di cultura e spiritualità, progettato dal discepolo Sturmio, sull'esempio di Montecassino.
Ormai ottantenne, mentre si recava in Frisia orientale a cresimare i neofiti, venne assalito da una banda di rapinatori e quindi ucciso per impossessarsi delle sue casse di libri, scambiate per casse di tesori.
Il suo corpo, recuperato da una spedizione di Franchi, fu sepolto a Fulda, dove ancora oggi si riunisce attualmente la conferenza episcopale tedesca. E' venerato, oltre che in Germania, anche in Inghilterra.
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