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domenica 28 novembre 2010

il toro di Polsi

A Polsi in Calabria c'è un santuario costruito intorno alla croce rinvenuta da un mite toro che aveva scavato profondo sulla terra. Anche chi cerca la Sapienza è simile a questo toro di Polsi che scava a fondo per trovare la Sapienza, ma alla fine si accorge che dovunque si volge trova solo la croce. Lo sforzo vero della Sapienza diverrà allora quello di trarre una filosofia da questo legno benedetto.

il vino buono

"Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dall'alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra;
gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito
e furono salvati per mezzo della sapienza".
Ma ora il mondo decaduto è stato salvato per mezzo di un minuscolo legno, con cui a mò di una zattera solchiamo i flutti di questo secolo: il legno della croce, che ora è rifugio e speranza di una nuova vita.

rosari in ceramica

Una piccola digressione commerciale. Abbiamo realizzato dei splendidi rosari da parete in ceramica (un oggetto che può "riscaldare" davvero la nostra casa e deliziarci con la sua luce).
Se vi interessa vedere la nostra collezione di rosari in ceramica scrivete a mlrosari@alice.it
Un caro saluto.

una decina al posto di 5 minuti di TV

Oggi il nostro sacerdote nell'omelia ha fatto la proposta alle famiglie di sostituire, ogni sera, una decina del rosario al posto di 5 minuti di Tv. Una proposta da prendere sul serio per migliorare le cose nelle nostre famiglie e nella nostra vita.
Saluti a tutti.

Trovare Dio

Certamente trovare Dio è una impresa molto ardua, ma quanto mai necessaria, soprattutto per i nostri tempi traviati e corrotti, nel quale è facile perdersi i n questo mare di distrazioni che ci allontanano dal centro della nostra persona. Ecco che Gesù il Maestro, nell'episodio evangelico del suo smarrimento e ritrovamento al tempio ci offre un ottimo esempio di come dobbiamo comportarci per andare alla ricerca di Dio. Dio non si trova nei luoghi chiassosi e strombazzanti del peccato, ma nel luogo silente e atto alla concentrazione di una casa di studio, dove ritorniamo a ciò che veramente conta, all'haeceitas di questa nostra personalità che dobbiamo scoprire, eppoi custodire e salvare con l'aiuto delle facoltà della nostra anima. Se il nostro io ci sembrasse troppo ingombrante perdiamoci in Dio, con la compagnia di queste parole dei saggi, la cui follia è molto più savia delle apparenti realizzazioni di di un mondo, che cerca sempre più di sedurre per raggirare, vedendo nell'altro solo un mezzo per soddisfare le proprie brame. Quindi giovani, vecchi e bambini impugnamo il nostro rosario ed avremo quella pace che resiste agli attacchi dell'inferno.
Una buona domenica a tutti.

mercoledì 20 ottobre 2010

rosari in perle semipreziose a girello

Abbiamo la possibilità di costruire per il cliente, su specifica richiesta, rosari in perle semipreziose (pietre dei più svariati tipi) anche in un solo pezzo. Scrivete il tipo di pietra  e dimensioni (perline grandi, piccole, medie) che vi piace a mlrosari@yahoo.it
Vi manderemo prima dell'eventuale acquisto foto dell'articolo già realizzato e, dopo aver concordato il prezzo, spediremo con raccomandata contrassegno.
Questa è una novità.
Ma abbiamo anche i soliti rosari in legno, argento, imitazione madreperla per i quali abbiamo disponibili dei cataloghi online, protetti da passwords, che vi faremo vedere su vostra esplicita richiesta.
Saluti a tutti. enrico monaci X Ml rosari

giovedì 14 ottobre 2010

Staurotheotokion

Sentite questo staurothetokion della liturgia bizantina (cioè un inno alla Theotokos, cioè a Maria Madre di Dio, centrato sulla crocifissione di Cristo):
"Vedendoti appeso alla croce, o Cristo, la Madre tua gridava: Quale mistero strano io contemplo, o Figlio mio? Come puoi morire, con la tua carne confitta al legno, tu che sei l'elargitore della vita".
Ritengo che a parte certe proposizioni rassicuranti della teologia ufficiale, questo mistero non potrà essere mai svelato, perchè è la spada nei pensieri di ogni uomo che verrà al mondo.
Buonanotte.

venerdì 8 ottobre 2010

qualche appunto sulla festa di ieri, Madonna del Rosario

La data del 7 Ottobre come festa della Madonna del Rosario, sappiamo, è stata istituita in correlazione con la vittoriosa battaglia di Lepanto del 1571, in cui una lega guidata dal papato sconfiggeva la flotta turca nel mare dell'Egeo. Questa battaglia entrò ben presto nell'apparato mitico legato al rosario e più in generale assunse i caratteri di una forte enucleazione identitaria della cristianità, finalmente unita contro il pericolo ottomano. La tranquillitas e prosperità che si collegavano al retaggio di questa vittoria fanno un pò pensare al periodo altrettanto mitico (come non avere un pò di rimpianto) in cui i principi italiani sotto la guida del papa si ritrovavano uniti nel comune ideale della difesa della tranquillitas ac prosperitas cristiana, minacciata dall'invasore.
Questa forte identità religiosa come radice di aggregazione e suscitatrice di virtù civili e religiose fino al vertice dell'eroismo, deve insegnare anche al nostro tempo così povero di ideali e slanci, dove tutto si riduce ad un egoismo strumentale che lacera ogni autentica istanza di afflato sociale che non abbia per scopo la mera riproduzione biologica di un apparato sociale degenerato.
Senza per questo voler riproporre altre crociate, resta fermo il fatto che la convivenza senza il genio della religione degenera a livello biologico ed anzi, con il propagare delle passioni, scivola al di sotto della sfera animale.
Quindi senza riproporre la mera restaurazione di un pensiero forte, da Lepanto si trae la sicurezza che nessun ordine sociale può portare frutti positivi se non è informato dallo spirito del Vangelo e se la politica, anzichè degenerare nel tecnicismo, non si riporta alla fedeltà alla legge naturale ed alla verità rivelata come suo auspicato coronamento.

giovedì 7 ottobre 2010

auguri, oggi è la nostra festa

Oggi è un giorno davvero speciale, 7 Ottobre, festa della Madonna del Rosario.
Auguri a a tutti.

domenica 3 ottobre 2010

informazioni commerciali

Eh sì dalle stelle alle stalle, dalla deuterosi al commercio, ma poi non è così vero. L'economia fa parte della vita e non è giusta disprezzarla, secondo me neppure da parte del clero che vive spesso di beneficenza e non può quindi disprezzare i suoi benefattori. Del resto la stessa economia può essere resa coerente con i valori del Vangelo, come insegna l'economia di comunione e l'esempio di tanti imprenditori con le loro opere e perchè no, come a me piace, con una sana propaganda nel segno della preminenza dei beni spirituali, ovvero cercate il Regno di Dio e la sua giustizia ed il resto vi sarà dato in aggiunta (Mt. 6.33)
Ecco allora che noi di Ml rosari vogliamo avvicinare la gente a questa formidabile preghiera anche facendo dei begli oggetti. Siamo fra i pochi operatori del settore, in un contesto di forte delocalizzazione e meccanizzazione del settore, a puntare ancora sul rosario fatto a mano, rigorosamente made in Italy, anzi fatto dalle nostre mani, perchè riflette meglio la nostra spiritualità tutta centrata sul rosario (tuttorosario) in modo che già da noi che li costruiamo possiamo gustare l'arte della sua costruzione in quel clima di calma meditativa che si addice a questo lavoro (soprattutto questo varrà per le nostre suore eremite carmelitane che collaborano con noi ed abitano in un casolare in mezzo ai boschi, un ambiente davvero suggestivo per cogliere il canto a Maria di tutta la creazione), nella consapevolezza che in ogni legata si trasferisce il nostro amore e la nostra benedizione che fanno del rosario un prodotto davvero speciale, che merita tutto un angolo del nostro cuore.
Ecco allora che vi invitiamo al nostro sito www.rosart.it dove troverete gli indirizzi mail per rivolgere a noi una richiesta di costruzione di un bel rosario personalizzato secondo i vostri gusti ed esigenze, anche per un solo pezzo (per un pezzo solo ovviamente la scelta è limitata, si fa per dire, da diverse centinaia di opzioni).
Un caro saluto a tutti.

sabato 2 ottobre 2010

Due parole sulla "deuterosi"

Questa parola introdotta da Beauchamp designa lo schema della ripetizione che attraversa tutta la scrittura ebraica, cioè la Bibbia. In pratica le 3 parti della Bibbia, legge, profeti, scritti sapienziali non sono altro che una riscrittura e quindi una ripetizione di un significato che assume diverse declinazioni, rimandando al suo archetipo nella legge, spostandosi sulla decisione nel presente per i profeti e presentandosi nella categoria dell'Eterno nella riflessione dei saggi, cioè negli scritti sapienziali. Ora il teologo Benzi ha visto una profonda affinità di questo schema letterario, ed anche veicolo di senso centrale nella Bibbia, con la preghiera del rosario, in quanto anche in questa preghiera la ripetizione svolge naturalmente un ruolo fondamentale. Questo schema letterario così denso di significato trova il suo discendente nel parallelismo, che altro non è se non una ripetizione più o meno elaborata che ben si attaglia alla povertà del lessico ed al fatto che il significato spesso scaturisce dalle posizioni verbali, tipico della lingua ebraica. Questa ripetizione dà luogo ad una dinamica intertestuale in cui i testi biblici si ricollegano l'uno all'altro, in modo che ciò che viene narrato sia stato già visto e sentito, come bene si trova espresso, ad esempio nella Bibbia di Gerusalemme. Se la parola viene ripetuta essa vuol dire che in un certo momento essa non è stata attuata ed allora la ripetizione è un atto di fede nella parola di Dio che vince la nostra sordità e segna così una direzione di cammino e di progresso. Così anche il racconto è una coordinazione ritmica di figure successive, proprio come nello schema del rosario. Beauchamp dice che che nella Bibbia c'è una circolarità dinamica "meglio ancora essa è un cerchio partoriente: è andato fino in fondo all'antico per espellere il nuovo". E per questo, conclude Benzi, "possiamo costatare che la formula ripetitiva e circolare della preghiera del rosario trovi un fondamento nella struttura profonda del testo biblico".
Non è un caso che la Tradizione additi al rosario il pregio di distruggere tutte le eresie, vale a dire ogni falso ragionamento dell'intelletto, in quanto la sua struttura è modellata sulla partogenesi e la struttura, dell'intero testo biblico.

venerdì 1 ottobre 2010

Primo tentativo di una spiegazione del perchè il rosario è valido in ogni fase dello sviluppo spirituale.

Nella preghiera del rosario Gesù e Maria sono uniti in maniera indissolubile. Infatti ogni ascesi riporta l'uomo al rispetto della legge naturale. Qui si va oltre, approdando alla grazia che si sostanzia di un amore di filantropia per l'uomo ed in particolare verso gli ultimi, superando le ristrettezze di una deriva verso un egoismo raffinato ma asettico, cui potrebbe dar adito il rispetto puro e semplice della legge naturale, senza quell'impeachment della carne di Cristo, che soffre là dove l'uomo soffre, in attesa di redenzione. E' insomma una preghiera che contiene tutta quella carica umanante, che è l'aspetto migliore della della nostra spiritualità mariana occidentale e forse il ponte più solido gettato verso la verità dell'Evangelo.

lunedì 20 settembre 2010

60 anni di amicizia ebraico-cristiana

Casella di testo:  60 anni di Amicizia ebraico-cristiana a Firenze, in Italia e nel mondo

Firenze - Domenica 3 ottobre 2010

Ore 10 - 17,30

Sala Incontri - Cassa di Risparmio di Firenze

Via Folco Portinari, 5

Incontro nazionale delle amicizie ebraico-cristiane

“Storie e progetti” per un rinnovato impegno

Due tavole rotonde, una alla mattina e una al pomeriggio, con i rappresentanti delle AEC in Italia, con la partecipazione dei giornalisti Giovan Battista Brunori e Maria Cristina Carratù come animatori.

Con la partecipazione di esponenti religiosi e delle amministrazioni cittadine.

Ore 10,00 Saluti ed interventi

Ore 11,00 – 13,00 Tavola rotonda coordinata da Giovan Battista Brunori

Ore 13,00 – 14,00 Pausa pranzo

Ore 14,00 – 14,30 “Storie Bibliche nella Porta del Paradiso”

Visita guidata nel Museo dell'Opera del duomo

Ore 15,00 – 16,30 Tavola rotonda coordinata da Maria Cristina Carratù

Ore 16,30 – 17,30 Interventi e conclusioni

__________________________

Firenze - Lunedì 4 ottobre 2010

Ore 10 – 13

Sala d’Elci della Biblioteca Medicea Laurenziana

Piazza San Lorenzo, 9

10,30 Lectio della Prof.ssa Ida Zatelli

Firenze e i suoi tesori ebraici: la raccolta di Codici della Biblioteca Medicea Laurenziana

11,30 Presentazione guidata dell’esposizione dei principali

manoscritti ebraici selezionati dalla Prof.ssa Ida Zatelli

I tesori ebraici della Laurenziana

'L'esposizione dei Codici avviene eccezionalmente per la mattina dalle ore 10 alle ore 13'

Alla conclusione sarà offerto un aperitivo ai partecipanti

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze

Per ulteriori informazioni 055 244861

sabato 4 settembre 2010

evento dell'amicizia ebraico-cristiana di Firenze

60 anni di Amicizia ebraico-cristiana
a Firenze, in Italia e nel mondo
Firenze
Domenica 3 ottobre 2010
dalle ore 10 alle 18,30
Sala Incontri
Cassa di Risparmio di Firenze
Via Folco Portinari, 5
Incontro nazionale delle amicizie ebraico-cristiane
Due tavole rotonde, una alla mattina e una al pomeriggio, con la partecipazione dei
giornalisti Giovan Battista Brunori e Maria Cristina Carratù come animatori.
Parteciperanno esponenti delle amministrazioni cittadine e religiose,
oltre ai rappresentanti delle amicizie ebraico-cristiane in Italia.
__________________________
Amicizia ebraico-cristiana
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze
Firenze
Lunedì 4 ottobre 2010
Ore 10 - 13
Sala d’Elci della Biblioteca Medicea Laurenziana
Piazza San Lorenzo, 9
Firenze e i suoi tesori ebraici: la raccolta di Codici della
Biblioteca Medicea Laurenziana
Lectio della Prof.ssa Ida Zatelli
Per ulteriori informazioni 055 244861

lunedì 30 agosto 2010

Santo del giorno, calendario comune 30 agosto 2010

Oggi la Chiesa ricorda San Pammachio, senatore romano della nobile stirpe dei Furii, sposò Paolina con la quale divennero discepoli di San Gerolamo. Rimasto vedovo, ricchissimo donò i suoi averi ai poveri, vestendo l'abito monastico. Ancora per i poveri fondò l'ospizio a Porto, presso le foci del Tevere. Fondò anche la Chiesa dei santi Giovanni e Paolo. La morte lo colse nel 410.

Santo del giorno, calendario comune 29 agosto 2010

29 agosto la Chiesa ricorda Santa Sabina, martire a Roma, sotto Adriano nel II secolo. Fu converita da Serapia, la schiava che morì martire con Lei, immortalate in un celebre "Passio".

Santo del giorno, calendario domenicano 28/10/2010

28 agosto il calendario domenicano ricorda Sant'Agostino, autore della Regola adottata poi dall'Ordine. Fu ordinato sacerdote dopo una faticosa conversione dagli errori pagani e dal manicheismo, da cui si riscattò alla scuola di Sant'Ambrogio per le preghiere della madre Santa Monica. Fu autore di classici cristiani, come le "Confessioni" e "La città di Dio", ed ispiratore di una teologia che ha segnato profondamente l'Occidente cristiano.

Santo del giorno, calendario comune 27 agosto 2010

27 agosto la Chiesa ricorda San Cesario di Arles.
Nato da una famiglia gallo-romana di limitate risorse, diviene monaco, quindi sacerdote eppoi vescovo. Proverbiale per la sua severità di amministratore che dovrà rendere conto al Signore, Cesario in una Galli ariana difende i deboli e gli indifesi e sprona i sacerdoti nell'evangelizzazione ("Chi non predica la parola di Dio dovrà renderne conto al Giudice"). Ritenuto santo già in vita, muore nel 543 ed è sepolto nella basilica di Santa Maria, poi devastata nell'VIII sec. dall'invasione saracena.

Santo del giorno, calendario domenicano 26 agosto 2010

26 agosto 2010 la Chiesa ricorda Beato Giacomo da Bevagna, sacerdote (1220-1301).
Fu attivo nella lotta contro l'eresia nicolaitica. Particolarmente ansioso circa la sua salvezza eterna, fu asperso dal sangue del crocifisso al fine di rassicurarlo sull'eterna salvezza. Fondò e resse il convento di Bevagna, dove le sue spoglie riposano tuttora.

Santo del giorno, calendario comune, 25 agosto 2010

25 agosto la Chiesa ricorda San Giuseppe Calasanzio (prete morto a novanta anni e vissuto a cavallo tra il 1500 ed il 1600). Fondatore degli Scolopi, sacerdoti educatori, volti alla formazione civile e cristiana dei giovani dei rioni popolari, afflitti da ignoranza e miserie con conseguente criminalità.
Nonostante la feroce persecuzione del Sant'Uffizio, l'Ordine da lui fondato risorse come aveva previsto.

Santo del giorno, calendario comune 24 agosto 2010

24 agosto la chiesa ricorda San Bartolomeo apostolo.
E' lui il Natanaele della Bibbia, che dapprima dubita per il fatto di Nazareth poi aderisce con entusiasmo alla chiamata. Dalla Tradizione è ricordato missionario in India ed anche Armenia, dove avrebbe convertito il re. Fu martirizzato con un crudele martirio, prima scuoiato, poi decapitato.

Santo del giorno, calendario domenicano 23 agosto 2010

23 agosto l'ordine domenicano ricorda Santa Rosa da Lima (vergine laica domenicana 1586-1617).
Nata da nobiltà decaduta, entrò nel terz'ordine secolare nel 1606 distinguendosi per l'amore alla solitudine, l'aspra ascesi e penitenza ed un tenero amore per gli ultimi, in particolare per gli indios bistrattati dai bianchi.
Paurose aridità di spirito protrattesi per quindici anni completarono l'opera di purificazione della Santa che a 31 anni era ormai matura per il cielo.
Canonizzata il 12 aprile 1671 è patrona dell'America meridionale e delle Filippine.

Santo del giorno, calendario comune 22/08/2010

22 agosto la Chiesa ricorda San Sinforiano di Autun, martire intorno al 257. Figlio del nobile fausto, ancora giovane sarebbe stato incarcerato sotto l'impero di Aureliano per aver rifiutato di sacrificare agli dei. La Chiesa edificata ad Autun nel luogo del suo martirio divenne meta di numerosi pellegrinaggi.

sabato 21 agosto 2010

Santo del giorno, calendario comune 21 agosto 2010

Oggi la chiesa ricorda San Pio X (1835-1914).
Fu avversario del modernismo, accusato di essere una minaccia esiziale alla purezza della dottrina.
Riorganizzò la Chiesa dal suo vertice anche con un nuovo codice di diritto canonico, comunque terminato e pubblicato dopo l a sua morte. Fu proclamato santo da Pio XII nel 1954.

Santo del giorno, calendario comune 20 agosto 2010

20 agosto la Chiesa ricorda San Bernardo (1090-1153).
Grande devoto di Maria ed animatore dell'ordine cistercense si distinse negli studi per essere il capofila della teologia monastica più affettiva e contemplativa di contro a quella scolastica capeggiata da Abelardo di taglio più intellettualistico. Predicò anche una crociata che fallì, ma ciò non le distolse dal suo intensissimo impegno a favore della Chiesa.

Santo del giorno, calendario domenicano 19 agosto 2010

19 agosto l'ordine ricorda Beato Giordano da Pisa (1260-1311). Dotato di straordinaria memoria (sapeva a mente il breviario, il messale, la Bibbia e la seconda parte della Somma Teologica di San Tommaso), mise la sua capacità di studio a servizio della predicazione del Vangelo. Morì mentre si recava a Parigi come professore universitario.

Santo del giorno, calendario domenicano 18 agosto 2010

18 Agosto l'Ordine ricorda Beato Mannes fratello di San Domenico. Fu inviato alla fondazione del famoso convento parigino di Saint-Jacques e da qui, assecondando la sua indole contemplativa e passione per la solitudine, gli venne affidata la direzione delle monache di Madrid. Rodrigo da Cerrato ne ha così ritratto la fisionomia: "Predicatore ardente, dolce, umile, gioviale e buono".

Santo del giorno, calendario domenicano 17 agosto 2010

17 agosto le chiese domenicane ricordano San Giacinto (1183-1257). Nato in Slesia conobbe San Domenico e ne abbracciò l'ordine. Fu missionario pieno di ardore evangelico in Carinzia, Danzica eppoi Cracovia dove viene mostrato zelante predicatore tutto dedito alla direzione spirituale ed all'assistenza ai malati. Morì il 15 agosto 1257.

Santo del giorno, calendario comune 16 agosto 2010

16 agosto si celebra la festa di San Rocco il cui nome è legato alla peste, dato che come mendicante curava gli appestati che trovava sulla sua strada (a quei tempi la peste era scaturigine di forte esclusione sociale). Poi Lui stesso si ammalò e guarì sia grazie ad un nobile animale, un cane, che gli portava da mangiare nel bosco, sia grazie ad un patrizio che seguendo il cane lo scoprì, Gottardo Pollastrelli, sia grazie ad un angelo che lo guarì miracolosamente. Incerto il periodo in cui è vissuto, sembra tra il 1350 ed il 1379.

Santo del giorno, calendario domenicano

15 Agosto in tutto l'orbe cattolico si celebra la festa dell'Assunta.
Definito come dogma il 1° novembre 1950 da Pio XII, così si esprime nella bolla: "L'Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo". In tal modo essa rappresenta la forma concreta della speranza cristiana.

sabato 14 agosto 2010

Santo del giorno, calendario comune 14/08/2010

14 agosto la Chiesa ricorda San Massimiliano Maria Kolbe.
Nato in Polonia l'8 gennaio 1894 a Zdunska-Wola (Lodz) da artigiani tessili abbastanza benestanti.
Entrato nell'ordine francescano fondò le milizie dell'Immacolata per sommergere con un torrente di stampa cattolica gli errori del suo secolo.
Fondò una cittadella di religiosi vicino Varsavia e una a Nagasaki: era attivissimo e competente in tutto. Si misuro anche nella costruzione di aerei. Arrestato dopo l'invasione nazista della Polonia, venne in un primo momento rilasciato e successivamente arrestato una seconda volta e deportato ad Auschwitz, dove venne martirizzato in sostituzione di un prigioniero padre di famiglia che era stato condannato a morte. Era il 14 agosto 1941.

Santo del giorno, calendario comune 13/08/2010

Nato a Costantipoli nel 580 vi diventa segretario dell'imperatore Eraclio. Abbandonato l'incarico fa vita da pellegrino e arriva infine a Roma, dove si schiera con il pontefice Martino I nella controversia con l'imperatore a motivo monotelismo (unica o duplice volontà del Cristo).
Come il pontefice morto in Crimea massimo subisce i medesimi maltrattamenti. Gli tagliano lingua e mano destra perchè non possa più scrivere e parlare e muore poco dopo a Lazica sul Mar Nero nel 662.

Santo del giorno, calendario domenicano 12/08/2010

12 agosto l'ordine domenicano ricorda Beato Aimone Taparelli (1398-1495).
Dai conti di Lagnasco, dapprima si interessò di giurisprudenza, poi morti la moglie e i figli entrò nell'Ordine a 50 anni nel convento di Savigliano. Ebbe vari incarichi, anche di inquisitore e fu confessore del beato Amedeo IX duca di Savoia.

Santo del giorno, calendario comune 11/08/2010

11 agosto la Chiesa ricorda Santa Chiara di Assisi (Assisi 1193-1253).
Di famiglia nobile fu affascinata dalla predicazione di Francesco.
Visse la maggior parte del tempo a San Damiano (42 anni), quasi sempre a letto malata, pur partecipando ai divini uffici, iniziando alla vita religiosa molte sue amiche e parenti.
Su un unico punto fu inflessibile: la povertà, rammaricandosi della incipiente degenerazione del ramo maschile dopo la morte di Francesco.
Fu presto fatta santa e gli fu dedicata una basilica.

Santo del giorno, calendario comune 10/08/2010

10 agosto la Chiesa ricorda San Lorenzo martire.
Arcidiacono della chiesa di Roma viene accusato dal prefetto Cornelio Secolare che gli ingiunge di consegnare i beni della Chiesa e lui a scherno gli presenta una folla di malati, mendicanti, ciechi e storpi. Messo su una graticola per una morte lenta, secondo la leggenda continua a beffarsi dei suoi carnefici: "Da questa parte è cotto, gira e mangia!".
La sua fama di santi rivelo quanto fosse urgente nella chiesa primitiva il soccorso ai non abbienti.

Santo del giorno, calendario domenicano

9 agosto l'ordine domenicano ricorda Beato Giovanni da Salerno.
Discendente da nobile famiglia normanna, dotato di spirito combattivo e zelo per la fede combattè contro la setta dei patarini. Morì a Firenze nel 1242 e riposa nella splendida chiesa di Santa Maria Novella.
Pio VI il 2 Aprile 1783 ne confermò il culto.

lunedì 9 agosto 2010

Santo del giorno, calendario comune 09/08/2010

Oggi 9 agosto la Chiesa ricorda Edith Stein (Santa Teresa Benedetta della Croce).
Il 12 Ottobre del 1891 nasce a Breslavia, ultima di undici figli, Edith Stein. Per gli ebrei è il giorno del Kippur, festa dell'espiazione. All'età di due anni gli muore il padre e la madre, donna biblicamente forte si assume la responsabilità della famiglia sia dal lato economico che da quello morale. Ciò non evita a Edith una crisi di fede e smarrimento interiore che la inducono a dichiararsi atea. Dotata di grande intelligenza e animata da alti ideali si apre al mondo della cultura ed intraprende la via della ricerca filosofica. Nei brillanti studi in cui non cessa l'intimo tormento attira l'attenzione di Edmund Husselr, che dopo la laurea le propone di diventare sua assistente. Edith acconsente. Il suo futuro sembra delinearsi con precisione, ma Dio ha per Lei un progetto diverso. Sono gli anni della prima guerra mondiale. Al fronte perde la vita il filosofo Adolf Reinach e sua moglie chiede a Edith di riordinare gli scritti del marito. E' turbata da questo contatto con la morte, ma resiste ancora ad abbracciare la fede, ma le sue resistenze sono sempre meno forti. Nell'estate del 1921 legge la vita di Santa Teresa d'Avila e capisce che solo in questa sequela può appagare la sua sete di verità. Riceve quindi il battesimo il 1° gennaio 1922.
Con il battesimo si fanno sempre più forti le spinte a consacrarsi totalmente a Dio, ma il suo direttore spirituale la invita ad attendere e passa così un lungo periodo di ben 12 anni, in cui ella diventa straniera al mondo. L'intuizione della tragedia che incombeva sul suo popolo la inducono ad affrettare il passo definitivo, per cui entra nel Carmelo proprio il 15 Ottobre 1933, festa di Santa Teresa d'Avila. Con il nome di Suor Benedetta Teresa della Croce riceve, l'anno dopo, l'abito monacale. Scatenatasi la seconda guerra mondiale divampa anche l'incendio della follia nazista ed anche Lei viene presa: morirà nelle camere a gas di Auschwitz-Birkenau. Tragica fine, ma era proprio questa la realizzazione della sua vocazione monastica. Beatificata nel 1987 verrà canonizzata nel 1998. Giovanni Paolo II l'ha proclamata copatrona d'Europa con Santa Caterina da Siena e Santa Brigida.

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi l'Ordine domenicano ricorda il suo padre fondatore San Domenico (1172/1173-1221).
Nasce a Caleruega, villaggio montano della Vecchia Castiglia da Felice di Guzman e Giovanna d'Aza. Fanciullo fu affidato allo zio arciprete perchè venisse iniziato alle verità di fede ed ai primi elementi del sapere. A quindici anni passò a Palencia a studiare teologia e terminata gli studi (1196-1197) decide di farsi sacerdote entrando nel capitolo di Osma, su invito del priore Diego d'Acebes. E quando Diego, da poco eletto vescovo (1201) deve partire per la Danimarca, si sceglie come compagno di viaggio Domenico dal quale non si separerà più. Nel corso dei suoi viaggi matura la vocazione apostolica; Domenico e Diego chiedono al papa di potersi dedicare alla evangelizzazione dei pagani, ma Innocenzo III orientano il loro zelo missionario verso la predicazione nell'Albigese. Rimane sulla breccia anche quando la legazione pontificia si scioglie e Diego improvvisamente muore, cosicchè il vescovo di Tolosa, Folco, lo nomina predicatore della sua diocesi. Intanto alcuni amici si stringono intorno a Domenico, che viene maturando un ardito piano: dare alla predicazione forma stabile e organizzata. Insieme a Folco si reca quindi a Roma (1215) e sottopone il suo progetto a Innocenzo III che lo conferma. Dedicandosi completamente all'organizzazione del suo Ordine con inimmaginabile profluvio di energie, diverrà l'apostolo che non conosce compromessi, nè irrigidimenti, il predicatore schivo da ogni retorica, il magnanimo alieno da ogni ombra di grettezza: diceva Lacordaire, "tenero come una mamma, forte come un diamante".
Fu canonizzato da Gregorio IX a lui tanto cordialmente legato, il 3 luglio 1234.

Santo del giorno, calendario comune 07/08/2010

Eletto papa nella seconda metà del III secolo, San Sisto II, durante le persecuzioni, viene ucciso dopo l'arresto mentre predica al cimitero romano di San Callisto. In 11 mesi di pontificato non può fare miracoli, ma riesce comunque a comporre un possibile scisma per la questione del battesimo degli eretici, questione su cui ritira la minaccia di scomunica, permettendo una pacificazione degli animi.
Dopo la morte, alcuni secoli dopo, le sue spoglie furono traslate a Piacenza nella chiesa a lui dedicata.

Santo del giorno, calendario comune 06 agosto 2010

6 agosto la Chiesa ricorda Sant'Ormisda papa. Di famiglia aristocratica, già padre di famiglia con un figlio, prima di diventare sacerdote, viene eletto papa nel 514 in un periodo difficile della Chiesa sul piano politico e religioso. Riesce a far accettare dagli orientali il concilio di Calcedonia, ricomponendo lo scisma. Ha ricompattato la Chiesa grazie ad una frequenza epistolare con i vescovi ed ha indotto il re goto Teodorico alla fiducia. Alla sua morte è stato sepolto nella basilica di San Pietro.

giovedì 5 agosto 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi 5 agosto la Chiesa ricorda Sant'Osvaldo di Northumbria. Nato nel 604 in Northumbria dal re pagano Etelfrido, alla morte di lui fu detronizzato dallo zio Eduino e dovette rifugiarsi nel monastero di Iona, dove nel 617 ricevette il battesimo.
Nel 634 potè riavere il trono perduto, e si prodigò per diffondere il cristianesimo, dando l'esempio di una vita santa. Assalito dal pagano Penda, re di Mercia, morì in combattimento, nel 642, presso Maserfield (Shropshire). Divenne ben presto nei paesi anglosassoni un eroe nazionale. La Chiesa, da tempi antichissimi, lo celebra il 5 agosto anche come martire.

Santo del giorno, calendario comune

4 Agosto la Chiesa ricorda San Giovanni Maria Vianney, curato d'Ars.
Nasce l'8 maggio del 1786 da una famiglia di contadini. Nonostante il clima rivoluzionario ha la forza per indirizzarsi alla carriera sacerdotale, da cui sono però un ostacolo la sua debolezza negli studi: inizia a studiare solo da 17 anni e con grosse difficoltà sia nel latino che nella teologia che lo inducono ad un passo dalla rinuncia. Ma tiene duro ed il 13 agosto 1815 viene ordinato sacerdote. Passa per Ecully prima di andare ad Ars nel 1818. Traendo frutto dalla sua esperienza del sacerdote Balley, sua maestro, e dalla propria esperienza si mette subito a servizio di ogni necessità della parrocchia e presto guadagna la fiducia e la benevolenza della gente e con essa di molti altri dalla Francia che accorrono alla sua parrocchia per farsi confessare, tanto che si rendono necessari regolari servizi di trasporto con biglietti di validità 8 giorni (per confessarsi ci voleva una settimana). Sta in confessionale anche 15 ore. In questa oblazione completa si consuma la vita del curato d'Ars, che conclude serenamente la sua giornata terrena il 4 agosto 1859. Canonizzato da Pio XI il 31 maggio 1925, nel 1929 sarà proclamato patrono di tutti i parroci.

Santo del giorno, calendario domenicano

Il 3 Agosto l'Ordine domenicano ricorda i Beato Agostino Kazotic (vescovo 1260-1323).
Di stirpe nobile entrò quindicenne nell'Ordine e dopo una solida preparazione teologica a Spalato e poi a Parigi, combattè l'eresia dilagante in Bosnia. Strinse amicizia con il maestro generale Niccolò Boccasini, da cui una volta eletto papa ottenne l'elezione a vescovo. Rifulse per l'opera pacificatrice fra le fazioni in lotta per la successione al trono e per la rinascita temporale e spirituale dei suoi figli spirituali. Nel 1322 oscuri intrighi lo misero in cattiva luce presso il re Caroberto e Giovanni XXII per accondiscendere a questo regnante lo trasferì a Lucera (Foggia). Qui si svolgevano altri scontri tra cristiani e saraceni; il vescovo riuscì a ridare alla città un volto cristiano e sereno. Morì a Lucera il 3 Agosto 1323 e la cattedrale ne conserva devotamente il corpo. Innocenzo XII ne confermò il culto il 17 luglio 1700.

lunedì 2 agosto 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi 2 Agosto la chiesa ricorda la Beata Giovanna d'Aza, madre di San Domenico. Giovanna d'Aza è la madre di una famiglia felice che vede i suoi tre figli ascendere all'altare, Antonio, Mannes e Domenico. Ella sembra avere predilezione in particolare per Domenico che ella già dalla nascita prefigura come un fremente segugio che stringe fra i denti una fiaccola con la quale illuminerà e incendierà il mondo. Giovanna morì a Caleruega nei primi anni del secolo XIII e le sue reliquie si venerano nella locale Chiesa parrocchiale.

Santo del giorno, calendario comune 01/08/2010

1° Agosto la Chiesa ricorda i fratelli Maccabei, in numero di 7 tutti martirizzati insieme alla loro madre nella persecuzione di Antioco Epifane che, con certi risultati tra le classi alte aveva tentato di sradicare la legge mosaica, tentando una unificazione politica e culturale sulla base dell'ellenismo e quindi anche della religione pagana. Nel loro eroico martirio in cui la Madre ricorda Maria, forte nell'esortare al martirio i figli e martire lei stessa, spiega con le sue parole la dottrina della resurrezione dai morti e la vita eterna.

Santo del giorno, calendario comune 31/07/2010

31 Luglio la Chiesa ricorda Sant'Ignazio di Loyola, il grande santo della controriforma, fondatore dei gesuiti. Nacque nel 1491 a Azpeitia, nella regione basca e prese il nome dal castello in cui era nato (come tutti i baschi). All'inizio preferì la carriera delle armi a quella religiosa, ma dopo una grave ferita alle gambe si convertì a seguire e servire un nuovo re, Gesù Cristo. Per questo intrapreso un lungo pellegrinaggio, che lo portò nelle principali città della sua civiltà, compresa Gerusalemme, e nel corso di questi viaggi maturò la sua vocazione che era quella di aiutare le anime. Ben presto capì che non avrebbe potuto fare questo senza lo studio e per questo si mise a studiare prima in Spagna, poi a Parigi, ma mentre studiava iniziò a scrivere la sua più grande opera che migliorerà lungo tutto l'arco della vita, gli "Esercizi spirituali". Si formò quindi presso di lui un gruppo di amici che avevano a capo Gesù e quindi si chiamarono la Compagnia di Gesù, il cui scopo sarebbe stato la difesa e la propagazione della fede. Nel 1541 fu eletto alla unanimità superiore della Compagnia; da allora non si mosse più da Roma dove diresse soprattutto a mezzo di lettere la sua congregazione che intanto si stava espandendo nei vari continenti, in modo da mostrarsi saggio e amato da tutti. Morì dopo una breve malattia il 31 luglio 1556.

venerdì 30 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune 30/07/2010

Oggi la Chiesa ricorda San Pietro Crisologo (Imola 380 circa-448, vescovo). Consacrato vescovo di Ravenna nel 433, fa il suo primo discorso davanti a Galla Placidia, figlia dell'Imperatore Teodosio, sorella dell'imperatore Onorio e ora madre e tutrice dell'imperatore Valentiniano III. La vita a corte si svolge tra assassinii, guerre, schiavitù e catene ed è in questo clima che predica Pietro Crisologo (vescovo "dalle parole d'oro"). Dotata per quel tempo di buona cultura è autore di numerosi sermoni (180 ce ne sono pervenuti). Muore a Ravenna nel 448 assistito da uno dei più illustri vescovi del suo tempo, Germano di Auxerre.

Santo del giorno, calendario comune 29/07/2010

29 luglio la Chiesa ricorda Santa Marta. E' arcinoto nella letteratura la contrapposizione tra Marta e Maria, basata sull'episodio evangelico, come simboli, rispettivamente della vita attiva e contemplativa. A questo proposito mi piace riportare un inciso di Maestro Eckhart, in cui il grande mistico renano dell'Ordine domenicano, afferma che Marta fu una grande santa in quanto egli pone il rapporto tra vita attiva e contemplativa nel senso che l'amore mistico (vita contemplativa) è diverso dalla caritas (fede normale) solo per il suo grado di intensità.
Del resto anche il contemplativo sentendosi misticamente unito agli altri uomini si sente chiamato al concreto amore per il prossimo. Come nota finale si aggiunge che il Maestro Eckhart, data la dimestichezza dei suoi lettori con la vita di corte, fa sì che Gesù si rivolga a Marta con affidabilità e cortesia e senza disprezzo per la sua attività.

Santo del giorno, calendario comune 28/07/2010

28 luglio, la Chiesa ricorda i santi Nazaro e Celso, martiri le cui spoglie furono ritrovate da Sant'Ambrogio. Nazaro aveva predicato in Italia, a Treviri ed in Gallia. Qui battezzò Celso che aveva nove anni. Furono martirizzati a Milano nel 304, durante la persecuzione di Diocleziano.

martedì 27 luglio 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi 27 luglio l'Ordine domenicano ricorda beato Roberto Nutter (sacerdote e martire 1557-1600).
Appartenente al clero secolare fece la professione nell'Ordine dei predicatori in carcere, dove era stato rinchiuso a motivo della sua fedeltà alla Chiesa Cattolica ed al papa. Sostenne una disputa con teologi protestanti nel castello di Lancaster, dove venne anche martirizzato nel 1600 col supplizio della forca ed il suo corpo tagliato a pezzi. Con i suoi 85 compagni di martirio venne solennemente beatificato da Giovanni Paolo II il 25 novembre 1987.

lunedì 26 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune 26 luglio 2010

Oggi la Chiesa ricorda i Santi Gioacchino e Anna, genitori di Maria Santissima. Le notizie sulla loro vita non sono contenute nei vangeli, ma sono tratte dagli apocrifi, in particolare dal Protovangelo di Giacomo. In due parole Anna era figlia di un sacerdote e Gioacchino un uomo ricco grazie al suo lavoro sin dall'età di quindici anni. Non riuscivano ad avere figli, una sventura per la mentalità del tempo, a cui posero fine solo con intensa volontà e preghiera dopo venti anni di matrimonio. Sappiamo che la loro figlia fu concepita normalmente, ma senza contrarre il peccato originale. La figlia, Maria Santissima, a 3 anni fu portata al tempio per essere consacrata al Signore, ma già all'età di 1 anno salì in fratta i 15 gradini del tempio, quasi avesse fretta di raggiungere il Signore. Gioacchino secondo queste fonti sarebbe morto nei primi anni di vita della bambina ed Anna solo in tarda età, vivente anche al tempo della passione del Cristo, nonostante nelle raffigurazioni sacre il Bambino sia presente all'agonia di Sant'Anna per confortarla nei suoi spasimi. Entrambi i coniugi sono patroni dei nonni e quindi tanti auguri.

domenica 25 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi la Chiesa ricorda San Giacomo il Maggiore. Nel Nuovo Testamento appaiono diversi personaggi con questo nome. Uno, il nostro, è figlio di Zebedeo e fratello di Andrea, discepoli di Gesù, come l'altro Giacomo, figlio di Alfeo, che Marco designa come il minore, in contrapposizione al figlio di Zebedeo, detto il maggiore. Sua madre doveva essere Salome, anch'essa discepola di Gesù e testimone della risurrezione.
Ci sarà a dire il vero anche un altro Giacomo, cugino del Signore, futuro capo della chiesa di Gerusalemme.
Dopo essere ricordato negli episodi della risurrezione della figlia di Giairo, della Trasfigurazione e nella preghiera di Gesù al Getsemani, egli è tra gli apostoli che defezionano, ma comunque richiamati amorevolmente da Gesù alla missione. Luca narra il suo martirio che avvenne per mano di Erode. La Tradizione lo vuole missionario in Spagna, ipotesi possibile, ma non confermata, in particolare nella città galiziana di Compostela, dove comunque si troveranno delle reliquie dell'apostolo ivi trasportate da Merida a seguito dell'invasione araba. Per accoglierle venne costruito nel Medioevo il santuario di Compostela, teatro di un famosissimo pellegrinaggio, che perdura fino ai tempi attuali.

sabato 24 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi 24 luglio la Chiesa ricorda San Charbel Makhlouf. Fu sacerdote nell'Ordine dei maroniti libanesi. Impegnato nell'arte della solitudine e della più alta perfezione, passò dal cenobio di Annaia all'eremo, dove servì Dio giorno e notte con una vite fatta di digiuni e di penitenze.

venerdì 23 luglio 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi l'Ordine domenicano ricorda la Beata Giovanna da Orvieto (vergine, laica domenicana 1264-1306). Nacque a Cornaiola, presso Orvieto, e rimase orfana giovanissima. Visse guadagnandosi il pane operosamente, con il lavoro delle proprie mani (è patrona delle ricamatrici orvietane) e santificandolo nell'adempimento fedele dei suoi impegni di terziaria domenicana. Raggiunti i più alti gradi della vita mistica, riviveva la Passione del Signore, ogni Venerdì santo. Seppe guadagnare molti concittadini a Cristo, con la fama della sua santità. Morì il 23 luglio 1306 e Benedetto XVI ne confermò il culto l'11 Settembre 1754. Il suo corpo riposa in San Domenico di Orvieto.

Santo del giorno, calendario domenicano

22 Luglio, il calendario domenicano ricorda Santa Maria Maddalena, al secolo Maria di Magdala risanata da Gesù, seguendolo lo serviva con grande affetto. Fu tra le pie donne che lo seguirono al calvario e fra i primi testimoni della resurrezione. L'ordine domenicano la annovera fra i suoi patroni e non vi è donna più grande, dopo la Vergine Maria.

Santo del giorno, calendario comune 22/07/2010

22 luglio, la Chiesa ricorda Santa Prassede. Vergine romana del II secolo, su di Lei non si hanno notizie certe. Fu vittima delle persecuzioni di quel periodo. Il nome deriva dal greco prasseo, praxis, e significa quindi "colei che agisce".

Santo del giorno, calendario comune, 20/07/2010

20 luglio, la Chiesa ricorda Sant'Elia il Tisbita. Nacque a Tisbe, il suo nome significa "il mio Dio è Jahvè". Fu attivo verso la fine del X secolo a. C.. In quel tempo di aspri dissidi religiosi, egli si erge a strenuo difensore del monoteismo ebraico, contro l'idolatria di Baal, promossa dalla regina Jezabel. La sua predicazione è accompagnata da strepitosi miracoli ed anche per questo il re Achab accetta una sfida fra il Dio di Elia e l'idolo in cui erano caduti la regina, la corte ed il popolo. Vince chi riesce a consumare la vittima del sacrificio ed il "duello" si risolve a favore del dio di Elia, Jahwè. Il suo nome rimase per gli ebrei come quello di un uomo eccezionale, santo, che tornerà alla fine dei tempi. Non morì, un carro di fuoco lo portò in cielo. Nei Vangeli si narra come egli apparve con Gesù trasfigurato, insieme a Mosè sul monte Tabor.

Santo del giorno, calendario comune 19/07/2010

19 luglio: la Chiesa ricorda Santa Macrina, sorella di San Basilio Magno, di San Gregorio Nisseno e San Pietro di Sebaste, si dedicò dapprima alla cura dei fratelli, eppoi, mortole il fidanzato, si ritirò nel monastero di Annesi, presso il fiume Iris, dove trascorse una vita di penitenza accompagnata dal dono dei miracoli. Alla morte il fratello San Gregorio di Nissa ne scrisse l'elogio.

Santo del giorno, calendario comune

18 luglio: la chiesa ricorda Sant'Arnolfo (Metz 582 ca., Remiremont 640 o 641, vescovo). Vissuto in un periodo senza legge, dove atrocità ed imbrogli erano all'ordine del giorno, riesce a mantenere le mani pulite, pur vivendo a corte. Di nobile famiglia, dopo gli studi sposa un aristocratica e ottiene i primi incarichi a corte. Per la sua moralità il re Clotario lo promuove precettore del figlio Dagoberto.
Successivamente viene nominato addirittura vescovo di Metz, pur sposato con figli, in quanto la legge sul celibato non è ancora stabilmente insediata. Pur essendo ricordato come grande vescovo, ad un certo punto lascia tutto per andare a vivere nel monastero fondato dall'amico Romarico e qui trascorre anche gli anni più sereni, morendovi in pace. Tuttavia la città di Metz ne reclamerà il corpo, ben presto, e qui verrà traslato.

sabato 17 luglio 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi l'Ordine domenicano ricorda Beato Ceslao di Polonia (sacerdote di cui si sa solo la data della morte: 1242), ardente apostolo della regione della Slesia che divenne anche il secondo provinciale di Polonia. Le sue reliquie sono conservate a Breslavia in una cappella salvata miracolosamente dalle distruzioni della seconda guerra mondiale.

Santo del giorno, calendario comune

Il 16 luglio la chiesa ricorda la beata Vergine Maria del Carmelo, sovrana dell'ordine carmelitano che si richiama a questo monte dove oltre all'episodio di Elia in lotta con i sacerdoti di Baal, si ricordano nei primi secoli del cristianesimo un insediamento di eremiti. Dopo la persecuzione ad opera dei musulmani gli eremiti si diffondono in Europa dandosi una regola che sarà riformata dai santi Giovanni della Croce e Teresa d'Avila. Presso i carmelitani la vita mariaforme è così accentuata che si usano termini nel linguaggio mistico-simbolico come flusso/riflusso, aspirazione/respirazione, liquefazione/unione/trasformazione. Maria a volte venerata coi simboli feudali della sottomissione/protezione a volte con il sentimento filiale di Ave Mater, ma sempre nel contesto di grande venerazione e rispetto è a volte considerata essa stessa, come il Cristo, nel senso del simbolo della santa montagna. Il primo a fare questo accostamento fra montagna e Theotokos è San Severo di Antiochia vescovo che parla di lei come una montagna spirituale da Dio benedetta e santificata con la discesa dello Spirito Santo.

giovedì 15 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi la Chiesa ricorda San Bonaventura da Bagnoregio (Viterbo circa 1218-Lione 1274). Al secolo Giovanni Fidanza, con il soprannome di Bonaventura, dopo una guarigione attribuita a San Francesco, entrò nell'Ordine francescano. Si insediò presto nello studio francescano di Parigi, sua patria di elezione, dove rimarrà, nonostante la sua carriera di maestro generale eppoi cardinale. Nella controversia fra i rigoristi ed i moderati circa la interpretazione della Regola si schierò con quest'ultimi. Fu seguace come il suo ordine verso il platonismo e l'agostinismo, un pò più avverso all'aristotelismo, nonostante l'amicizia con San Tommaso (Parigi domenicana), più che altro per il privilegio dato alla mistica. Morì a Lione il 15 luglio 1274, mentre preparava i lavori del concilio. Venne dichiarato dottore della Chiesa il 14 maggio 1588 da un altro pontefice francescano, Sisto V.

mercoledì 14 luglio 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Il 13 Luglio l'Ordine domenicano ricorda il Beato Giacomo da Varazze (vescovo 1230 circa-1298). Entrò nell'Ordine a Genova nel 1244. Si distinse presto per scienza e doti oratorie. Fu eletto vescovo a clamore di popolo e si prodigò per il decoro del culto, particolarmente delle reliquie, riuscendo anche a riappacificare gli animi dei genovesi, da mezzo secolo divisi in fazioni, e si adoperò a sollevare le condizioni dei miseri. Scrisse anche un trattato di lodi della Beata Vergine Maria. Morì il 13 luglio 1298: il suo corpo, dopo varie traslazioni, è stato trasferito nella chiesa domenicana di Varazze nel 1974. Il suo culto è stato permesso da Pio VII l'11 maggio 1816.

lunedì 12 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi 12 luglio la Chiesa ricorda San Giovanni Gualberto, patrono, fra l'altro del mio medico Padre Raffaele Talmelli, un medico psichiatra davvero valente, lo consiglio a tutti (chi si vuole rivolgere a Lui cerchi sull'elenco Oblati Benedettini Vallombrosani a Siena). Ecco allora che il carisma del fondatore è il senso pieno della chiesa con una ferma volontà di rinnovazione volto a liberare la Chiesa dagli indegni. La fama della integrità dei monaci di quest'ordine porta la repubblica fiorentina ad affidargli persino il tesoro della città. Mirabile la sua lettera in punto di morte sul valore del vincolo di carità, fra tutti. Il 1951 è data fausta per quest'Ordine in quanto i monaci ritornano a Vallombrosa dopo le soppressioni del XIX secolo e nello stesso anno Papa Pio XII proclamerà San Giovanni Gualberto patrono del corpo forestale italiano.

domenica 11 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi 11 luglio la Chiesa ricorda San Benedetto da Norcia, patrono dell'Europa (Perugia ca. 480-Montecassino (Frosinone) 543 o 560). Nato a Norcia da nobile famiglia si recò a Roma per studiare, ma scandalizzato per la frivolezza dei costumo prese la decisione verso una vita eremitica, dapprima accompagnato dalla nutrice. Poi da solo. La fama di santità lo risucchiò ben presto dall'isolamento. Ebbe varie noie dettate da invidia, anche dai suoi stessi compagni insofferenti della sua disciplina. Fondò finalmente con l'aiuto delle autorità politiche l'abbazia di Montecassino, dove la formula monastica assunse pianta stabile. Combattè il paganesimo del luogo e dette luce ad una Regola che testimonia la sua spiritualità, come riferiscono gli interpreti in accordo sul fatto che il santo non avrebbe potuto insegnare diversamente da come era vissuto. Tradizionale sintesi di questa Regola è espressa dalla massima "Ora et labora". Il punto principale della Regola è abbandonare lo zelo dell'amarezza che porta all'inferno per profondere le proprie energie nello zelo buono che consiste nel sopportare pazientemente gli altri nelle loro debolezze fisiche e morali, obbedienza vicendevole, cercare anche l'utilità degli altri, carità fraterna con purezza, amare Dio ed il proprio abate, Cristo al di sopra di tutti.

sabato 10 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi 10 luglio la Chiesa ricorda San Canuto Re. Nato nel 1040 circa, san Canuto fu re di Danimarca dal 1080. Sostenitore delle prerogative regali, si pose a servizio della Chiesa; contribuì al sostentamento del clero e fondò le Chiese di Lund e di Odense. Volendo introdurre le decime ecclesiastiche, incontrò, a causa dell'esosità degli esattori, una violenta ribellione popolare, e il 10 luglio 1086 fu ucciso a Odense. Il suo culto fu autorizzato da Pasquale II nel 1101. E' venerato come patrono della Danimarca.

venerdì 9 luglio 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi il calendario domenicano comporta Giovanni da Colonia, sacerdote e compagni martiri (1572).
Giovanni, del convento domenicano di Colonia, era parroco di Hoornaer (Olanda) durante la persecuzione calvinista. Il suo zelo lo spinse ad estendere l'attività apostolica ai fedeli della vicina Gorcun quando essa cadde in mano agli eretici. Nelle tetre prigioni fra Giovanni entrava come raggio di sole a confortare col cibo eucaristico e con la parola santa i fratelli che vi languivano. Catturato mentre amministrava il battesimo a un bimbo, fu invano sottoposto con i compagni a lusinghe e oltraggi perchè rinnegasse la presenza eucaristica ed il primato romano. Dalle carceri di Gorcun fu quindi condotto a Den Briel e impiccato con 14 religiosi (11 francescani, 2 premonstratensi, 1 agostiniano) e 14 sacerdoti secolari. Dei loro corpi fu fatto orribile scempio: era il 9 luglio 1572.
Pio IX li canonizzò il 29 giugno 1867.

giovedì 8 luglio 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi 8 Luglio il calendario domenicano ricorda il Beato Adriano Fortescue (laico domenicano e martire c. 1476-1539). Nato verso il 1476 da nobile famiglia nella contea di Devon in Inghilterra, fu sposo e padre di preclare virtù, giudice di pace e cavaliere dell'Ordine di Malta. Professò la regola della Fraternità laicale di Oxford e tra le altre si impose come norma di vita ascetica queste: cercare di compiere in tutto il divino beneplacito; nelle cose da fare assecondare sempre la mozione dello Spirito Santo; ogni giorno rinnovare buoni propositi, compiere tutto con diligenza ed invocare da Dio la perseveranza. Malvisto per le sue virtù, venne incarcerato due volte ed infine condannato a morte a Londra l'8 o 9 luglio 1539 per il rifiuto di prestare il giuramento di fedeltà al re in cose di fede. Il suo culto fu confermato il 13 maggio 1895 da Leone XIII.

martedì 6 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune 06/07/2010

Oggi 6 Luglio la Chiesa ricorda Santa Maria Goretti (Corinaldo Ancona, 1890-Nettuno Roma 1902). La sua vita fu segnata da una tragica amicizia della sua famiglia con i Serenelli, il cui figlio Alessandro diverrà assassino di Maria dopo averne più volte tentato di abusare. Maria Goretti in punto di morte perdonò il suo assassino e venne ben presto dichiarata martire della purezza con la successiva beatificazione a partire dal 1947. Intanto il suo assassino dopo 27 anni di carcere passerà il resto della sua vita come ortolano dei conventi e muore a Macerata il 6 maggio 1970.

Santo del giorno, calendario domenicano, domani 07/07/2010

Domani l'Ordine domenicano ricorda il Beato Benedetto XI (papa 1240-1304).
Nato a Treviso da modesta famiglia, Niccolò Boccasini entrò nell'Ordine a 15 anni.
Rifulse più che per profondità di dottrina, per pietà e mitezza d'animo, virtù che lo elessero come paciere in varie contese politiche, e soprattutto quando fu eletto papa, anche religiose, riuscendo a riconciliare la Francia con il suo mai sopito gallicanesimo, con la sede apostolica. Nello svolgimento del suo pontificato mostrò sempre giovialità e amorevolezza paterna. Morì a Perugia il 7 luglio 1304 ed il suo culto fu confermato da Clemente XII il 24 aprile 1736.

lunedì 5 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune 05 luglio 2010

Oggi la chiesa ricorda Sant'Antonio Maria Zaccaria (1502-1539), il quale predica agli stessi preti che devono correre come pazzi, forse per arginare, profeticamente, le grandi incrinature nella stessa Chiesa che di lì a poco sfoceranno nella riforma. Il nostro santo dopo la laurea in medicina si fa prete nel 1528. Con l'aiuto di una contessa, Ludovica Torelli, e di due amici, Giacomo Morigia e Bartolomeo Ferrari, fonda una serie di congregazioni (tutte dedicate a San Paolo, dal quale riprende la tematica della corsa: la maggiore è quella detta dei barnabiti, dalla Chiesa di San Barnaba, loro prima sede). La predicazione è molto vivace e produce due denunce contro il fondatore: da entrambi i processi sarà assolto. Lo chiamano anche a pacificare le città e durante una di queste missioni, a Guastalla, il suo fisico cede. Lo portano a Cremona, dove muore. A Lui si devono anche le Quarantore pubbliche ed i tocchi di campana alle 15 che ricordano la morte di Cristo.

domenica 4 luglio 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi l'Ordine domenicano ricorda una delle perle di più grande valore, il grandissimo Beato Pier Giorgio Frassati (1901-1925), luminoso esempio di un cristianesimo autentico vissuto nel mondo. Diviso fra lo studio e l'apostolato caritativo verso i poveri e gli ultimi, entrando come laico nell'Ordine domenicano assunse il nome del grande Girolamo Savonarola, che egli amava leggere unitamente a San Tommaso e Santa Caterina da Siena. Giovanni Paolo II lo definì "l'uomo delle beatitudini" e lo proclamò beato nel 1990. La sua salma si trova nella cattedrale di Torino.

sabato 3 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune 03 luglio 2010

Oggi la Chiesa ricorda San Tommaso Apostolo, diventato un pò tristemente proverbiale per la sua incredulità, in riferimento all'episodio evangelico in cui egli si rifiuta di credere sino a che non abbia accertato fisicamente la presenza del Maestro risorto, cosa che gli verrà puntualmente concessa, non senza un dolce rimprovero. Questo episodio, che da una parte lo ridimensiona, lo rende tuttavia particolarmente gradito alla spiritualità moderna, intrisa di spirito scientifico che cerca sempre di indagare sulle prove sperimentali della fede. Dal Vangelo apprendiamo che era pescatore in quanto ritorna con Pietro a questo mestiere dopo la morte del Maestro, ed è qui protagonista della pesca miracolosa con Il Signore risorto. La Tradizione lo vuole missionario nell'India meridionale dove si crede abbia subito il martirio. In questa regione (India del sud) sono ancora oggi concentrati la maggior parte dei cristiani di quella nazione.

Santo del giorno, calendario comune 02 luglio 2010

Il giorno 02 Luglio la Chiesa ricorda San Bernardino Realino (Carpi (Modena) 1530-Lecce 1616). La singolarità di questo santo è che diventa patrono della città addirittura da vivo. Nato in una famiglia illustre di Carpi, figlio di un collaboratore del cardinale Madruzzo, dopo una brillanta carriera costellate da titoli accademici ed interessi che spaziano dalla letteratura, alla filosofia, alla medicina, al diritto civile e canonico, giunto a Napoli al servizio del vicerè, interrompe la carriera ed entra nei gesuiti. Nel 1567 è già maestro dei novizi, dopodichè fondera un collegio, sette anni dopo a Lecce, che reggerà sino alla morte. Il tutto intercalato da un continuo donarsi alla gente di Lecce di ogni ceto ed estrazione sociale per le necessità materiali e spirituali. Il suo dinamismo è così prodigioso tanto che gli si attribuiscono miracoli già da vivo e sempre da vivo, in punto di morte, all'età di 86 anni, gli viene proposto di diventare patrono della città, cosa cui lui acconsente spegnendosi serenamente. Papa Pio XII lo proclamerà santo nel 1947.

giovedì 1 luglio 2010

Santo del giorno, calendario comune 01 luglio 2010

Oggi la Chiesa ricorda Santa Ester regina (V secolo a.C.).
A Lei è dedicato l'omonimo libro della Bibbia in cui l'episodio centrale è il coraggio e l'abilità diplomatica della regina, che riesce a sventare un complotto contro il suo popolo ordito dal ministro Aman. Ester è una fanciulla orfana adottata dallo zio Mardocheo, ebreo anch'egli deportato. Lo zio nasconde la fanciulla sia per la sua bellezza sia per l'ostilità antisemita, ma le voci sulla sua straordinaria bellezza arrivano anche al re Assuero che se ne invaghisce e la pone regina, al posto di Vasti. Seguendo l'ordine di Mardocheo Ester non rivela nè la sua origine, nè il popolo alla quale apparteneva. Intanto Mardocheo ha scoperto un complotto a corte contro il re Assuero, ordito da Aman, il potentissimo ministro che ricopre la più alta carica del regno. A Mardocheo non resta che rivolgersi a Ester affinchè interceda presso il re Assuero. La regina Ester è colta da tremenda angoscia, ma Mardocheo le ricorda che forse proprio in vista di questo momento è salita al trono. Allora rotti gli indugi dopo 3 giorni di digiuno e preghiera l'eroina organizza un banchetto cui partecipano il re Assuero ed il perfido Aman. Qui la regina rivela la sua origine ebraica e quindi il suo destino ad essere massacrata insieme al suo popolo se il re non toglierà l'editto di Aman. La situazione si capovolge: Aman viene appeso al patibolo che aveva preparato per Mardocheo e con un decreto il re ordina ai giudei di difendersi dai loro nemici, nel giorno in cui la loro eliminazione era stabilita. Il trionfo dei giudei è definitivo. La figura dell'eroina che salvò il suo popolo ha ispirato molti pittori: tra i più illustri è Paolo Veronese che ha ritratto la regina nella sontuosità delle vesti e l'armonia dei movimenti.

Santo del giorno, calendario comune 30 giugno 2010

Il 30 giugno la Chiesa ricorda San Ladislao Re di Ungheria (Polonia 1031-Nitra, Slovacchia 1096). Forte in guerra ed incline alla pietà, fu chiamato Ladislao il Pio. Durante il suo regno diffuse il cattolicesimo fra il suo popolo, riformando i costumi, offrendo lui stesso l'esempio di una vita virtuosa. Rimise anche in vigore le leggi di Santo Stefano di Ungheria. Si adoperò anche per diffondere la fede in Croazia unita al regno Ungarico.
Fu canonizzato da Celestino III nel 1192.

martedì 29 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune 29 giugno 2010

Oggi la Chiesa ricorda i due apostoli Pietro e Paolo, colonne e fondamento della Chiesa Romana. Sappiamo tutti delle vicende collegate ai due apostoli ben descritte nel Nuovo Testamento. Qui vorrei soffermarmi sui simboli applicati da Gesù all'Apostolo Pietro. Il primo è quello della pietra, evocata nel nome stesso aramaico Kefà, segno di stabilità e sicurezza: Pietro renderà visibile la pietra fondante, primaria e divina, di Cristo sulla quale poggia la Chiesa. Le chiavi sono il secondo simbolo, che non rimanda solo al potere giuridico di gestione di un regno o di una comunità, ma anche la responsabilità di insegnamento, tenendo in mano la chiave autentica dell'interpretazione della parola di Dio. La terza immagine è di tipo forense ed è nota anche al mondo rabbinico antico: è il legare e sciogliere, ossia il rimettere i peccati nel nome del Signore, ma anche l'ammonire, l'esortare, il formare nella fede i fratelli.
Pietro venne martirizzato a Roma, in quella "Babilonia" dalla quale aveva scritto la sua prima lettera.
Per ciò che riguarda Paolo, da molti considerato il vero e proprio genio inventore del cristianesimo, quale noi conosciamo, la sua predicazione si incentra su due concetti chiave ben espressi nella lettera ai Romani. I due concetti chiave sono: chàris e pistis. La prima indica la grazia, ossia l'amore di Dio, che per primo si mette sulla strada dell'umanità ferita dal peccato. Questo concetto è spesso contrapposto alla legge a sottolineare la novità di Cristo, dove prevale la legge dell'amore giustificante di contro alla precettistica giudaica che solo aveva come risultato quello di risvegliare il peccato.
Pistis è invece un concetto che egli usa polemicamente di contro alla sapienza filosofica che relegava la pistis al primo grado più elementare della conoscenza. Senza rinnegare le possibilità di una conoscenza più elevata della dottrina cristiana, egli sottolinea la dignità già della pistis in quanto qui non si tratta di aderire a miti fabulistici, ma alla storia vera e reale del Cristo incarnato, morto e risorto per tutti gli uomini.
Secondo la tradizione (la sua morte non è registrata nel N.T.) Paolo morì a Roma decapitato.

lunedì 28 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune, 28 giugno 2010

Oggi la Chiesa ricorda il grande padre della Chiesa Ireneo di Lione (Smirne 130 circa-Lione 202 circa, martire). Ancora fanciullo aveva ascoltato Policarpo. Divenuto presbitero di Lione, fu eletto vescovo succedendo al martire Potino di Lione.
I suoi scritti sono "Contro le eresie" in cinque libri e "La dimostrazione della predicazione apostolica". La prima delle due confuta lo gnosticismo, la seconda è un catechismo per gli adulti.
Egli vede nell'umanità un compimento progressivo della salvezza, che porta all'unione con Dio attraverso tre temi principali: unità di Dio, economia della Ricapitolazione in Cristo di tutta la creazione, educazione progressiva dell'uomo.
"Il Verbo di Dio-scrive Ireneo- abitò nell'uomo, divenne Figlio dell'uomo per abituare l'uomo ad accogliere Dio e abituare Dio ad abitare nell'uomo secondo il beneplacito del Padre".
Morì martire sotto Settimio Severo verso il 202, dato che da quel tempo la Chiesa lo onora come tale.

domenica 27 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune, 27 giugno 2010

Oggi la Chiesa ricorda San Cirillo d Alessandria (370-444), vescovo di Alessandria e dottore della Chiesa. Fu il campione del concilio di Efeso del 431 contro Nestorio. In questo concilio si ebbe lo scontro fra i due più grandi patriarcati orientali dell'antichità, dovuto a diversi fattori non ultimo la diversità culturale dei due ambienti. L'antiocheno Nestorio era stato discepolo del grande esegeta della scuola antiochena, Teodoro di Mopsuestia; Cirillo di Alessandria si collocava invece nell'ambito della scuola origeniana che faceva del Logos la categoria principale di comprensione della fede cristiana. Se la scuola antiochena, con l'accentuazione delle due nature nel Cristo, mirava a salvagurdare, nel Verbo incarnato, tutto il divino e tutto l'umano, gli alessandrini, insistendo sull'unicità del Logos, quale unico soggetto del verbo incarnato, erano preoccupati di non porre in Cristo due soggetti a fronte, nel caso uno divino, il Logos, e uno umano, il Cristo. Nella distinzione dell'umano e del divino da parte di Nestorio gli s'imputava perciò di porre due figli in Cristo: il figlio di Maria, per cui Maria era la Christotokos o madre di Cristo e non la madre di Dio o Theotokos, ed il figlio divino del Padre, cioè il Logos. Fin dal 429 Cirillo, nella sua omelia pasquale, senza nominare Nestorio, gli addebitava tale pericolosa distinzione, spiegando come"Maria non ha partorito un uomo come tutti gli altri, ma il Figlio di Dio fatto uomo: Lei è dunque veramente Madre del Signore e Madre di Dio". Ad Efeso, dove le due parti furono convocate prevalse, non senza strascichi burrascosi, la posizione di Cirillo.
Terminiamo con una sua bella frase sull'opera del Verbo incarnato: "Il Signore è come un covone. Egli ci lega tutti a Lui. Ci unisce insieme, primizia dell'umanità riunita nella fede e destinata al cielo.... Anzi, quando il Signore è ritornato in vita e, in un solo atto, si è offerto a Dio come primizia dell'umanità, allora sicuramente tutti noi siamo stati trasformati in una vita novella".

Santo del giorno, calendario comune, 26 giugno 2010

Oggi la Chiesa ricorda un santo a me molto simpatico (oltre che esserlo oggettivamente, direi, data la sua indubitabile e rigogliosa carica umana), San Josemaria Escrivà de Balaguer (Barbastro, Spagna 1902-Roma 1975).
Fu il 2 Ottobre 1928 che il Signore fece vedere con chiarezza a don Josemaria Escrivà, nato a Barbastro (Spagna) il 9 gennaio 1902, ciò che aveva sempre presagito, fin da quindici anni, e come conseguenza si ebbe la fondazione dell'Opus Dei. Da quel giorno il fondatore si dedicò con grande zelo apostolico, a compiere la missione che Dio gli aveva affidato. Il 14 febbraio 1930 iniziò l'apostolato dell'Opus Dei con le donne e nel 1934 fu nominato rettore del patronato di Santa Elisabetta. Il 14 febbraio 1943 fondò la società sacerdotale della Santa Croce, inseparabilmente unita all'Opus Dei, che, oltre a permettere l'ordinazione sacerdotale di membri laici dell'Opus Dei e il loro inserimento a servizio dell'Opera, avrebbe più tardi consentito pure ai sacerdoti incardinati nelle diocesi di condividere la spiritualità e l'ascetica dell'Opus Dei, cercando la santità nell'esercizio dei doveri ministeriali, pur restando alle dipendenze del rispettivo ordinario diocesano.
Nel 1946 si trasferì a Roma, dove rimase fino alla fine della vita. Da Roma stimolò e guidò la diffusione dell'Opus Dei in tutto il mondo, prodigando tutte le sue energie nel dare agli uomini ed alle donne dell'Opera una solida formazione dottrinale, ascetica e apostolica. Josemaria troverà la morte a Roma, il 26 Giugno 1975. Alla morte del fondatore l'Opus Dei contava più di 60.000 membri, di ottanta nazionalità. Si apriva così nella Chiesa una nuova via, volta a promuovere, fra persone di ogni ceto, la ricerca della santità e l'esercizio dell'apostolato attraverso la santificazione del lavoro, in mezzo al mondo e senza cambiare di stato. L'Opus Dei è stato eretto in Prelatura personale da Giovanni Poalo II il 28 novembre 1982: è un'istituzione della Chiesa che intende promuovere fra i cristiani di tutte le condizioni sociali una vita coerente con la fede stando nel mondo, e evangelizzando così tutti gli ambienti della società. L'Opus Dei pone l'accento sulla santificazione attraverso le cose ordinarie, il lavoro, la cultura, la vita familiare. Il 6 Ottobre 2002 Josemaria Escrivà de Balaguer è stato canonizzato nel corso di una solenne cerimonia presieduta dal santo Padre Giovanni Paolo II, in piazza San Pietro, alla presenza di oltre trecentomila fedeli provenienti da ogni continente.

venerdì 25 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune, 25 giugno 2010

Oggi nella Chiesa si ricorda San Massimo di Torino (Italia settentrionale IV sec.- Torino 423 circa).
Egli fu il primo vescovo di Torino di cui si abbiano notizie sicure. Gli estremi dell'episcopato vengono posti tra il 381 ed il 465; periodo troppo lungo per un solo vescovo, per cui gli storici ne prendono in considerazione uno dottore, il nostro, ed un altro che figura in un sinodo milanese del 451 ed in un concilio romano del 465. Dei suoi scritti restano le omelie, monumento del suo genio e della sua santità, spesso riportate nella attuale liturgia delle ore, capolavoro di sapienza e di eloquenza cristiana. In esse San Massimo si rivela pastore mite e tollerante, ma all'occorrenza fermo e deciso contro il paganesimo e le eresie del suo tempo.

Santo del giorno, calendario comune, 24 giugno 2010

Oggi, nella Chiesa, si fa memoria della nascita di San Giovanni Battista, il precursore, che da un iniziale contesa nell'era cristiana fra i suoi discepoli è sempre più stato inquadrato dalla teologia nel corretto rapporto di una sua relatività al Cristo Messia. La nascita del Precursore viene mirabilmente descritta da Luca nel suo Vangelo (Lc. 1,13-17), sul modello letterario degli annunzi delle nascite dei personaggi biblici. L'angelo inviato da Dio traccia il profilo e l'identità spirituale di Giovanni secondo il modello del nazir, l'uomo consacrato a Dio che non deve bere vino nè bevande inebrianti. La sua missione è modellata su quella del profeta Elia, il grande riformatore annunziato da Malachia per il tempo del Messia. La nascita di Giovanni si pone quindi nella cornice del tempo messianico, caratterizzato dalla gioia, ribadita dall'incontro con Maria della madre Elisabetta, che interpreta i movimenti del bambino nel suo grembo come segno della gioia messianica. Gesù lo descrive come il più grande tra i nati di donna e lo fa entrare appieno nel movimento messianico, mentre, dal canto suo, Giovanni radica Gesù Messia nel terreno biblico e giudaico.

mercoledì 23 giugno 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi il calendario domenicano ricorda Beato Innocenzo V (papa 1224-1276). Docente di teologia a Parigi e due volte provinciale di Francia, Pietro di Tarentaise, fu uno dei quattro redattori della prima "ratio studiorum" dell'Ordine ed autore di opere teologiche. Dovette accettare suo malgrado nomine a vescovo e cardinale. Con San Bonaventura fu uno dei principali artefici del Concilio di Lione, 1274, che tentò di mettere fine allo scisma di Oriente. Alla morte di Gregorio X, nel gennaio 1276, fu eletto Papa e prese il nome di Innocenzo V. Morì il 22 giugno dello stesso anno. Leone XIII ne confermò il culto il 14 marzo 1898.

martedì 22 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune 22 giugno 2010

Dal 361 Eusebio fu vescovo di Samosata, e, al tempo dell'imperatore Costanzo, visitò in incognito, vestito da militare, le chiese di Dio, per confermarle nella fede cattolica. Lottò contro l'arianesimo e trovo proprio la morte a Doliche (Siria), colpito al capo da una tegola lanciatagli da una donna ariana.

Santo del giorno, calendario comune, 21 giugno 2010

Oggi la Chiesa ricorda San Luigi Gonzaga (Castiglione delle Stiviere, Mantova 1568-Roma 1591). Destinato ad una fiorente carriera politica e militare rinunciò al mondo ed ai fasti della corte decidendosi per l'entrata in religione nell'Ordine dei gesuiti. I suoi primi discorsi affascinano gli ascoltatori prevedendogli una sicura carriera come predicatore. Ma Lui mai sufficientemente contento di sè abbraccia anche la carità verso gli sfortunati ( i poveri sono tra i suoi primi amori mai dimenticati). Ecco allora che quando scoppia una epidemia di tifo petecchiale a Roma, Luigi si presta tra i primi volontari. Gracile anche di salute, tuttavia un febbrone lo avvolge e lo avvia alla morte, vero "martire di carità". Di Lui Giovanni Paolo II disse nel 1991: "Il Padre misericordioso ha concesso a Luigi d'immolare la sua giovinezza in un servizio eroico di carità fraterna".

domenica 20 giugno 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi il calendario domenicano ricorda la Beata Margherita Ebner (vergine, monaca, 1291-1351).
Nacque l'anno 1291 circa a Donauworth in Baviera e nella casa paterna venne istruita nelle virtù e nella scienza (beata Lei, davvero! Oggi quasi più nessuno ha questa fortuna, c'è davvero una emergenza famiglia; scusate l'inciso). Circa il 1306 scelse di entrare tra le monache dell'Ordine dei Predicatori, nel monastero di Medingen (diocesi di Ausburg), dedicato alla Vergine Assunta. Maturò progressivamente verso la piena conversione "salutare per lei, esemplare per gli uomini, gioconda per gli angeli, gradita a Dio". Arricchitasi dei doni dello Spirito Santo, unita ai dolori di Cristo per mezzo di molte sofferenze, con un quotidiano progresso della mente verso Dio attraverso tutti i gradi della contemplazione, raggiunse la somma unione dell'anima con Lui nel 1347.
Margherita è una delle principali mistiche renane che nel secolo XIV fiorirono in più di 70 monasteri dell'Ordine domenicano in Germania. Lasciò anche alcune opere in forma di diario e autobiografica sulle sue esperienze mistiche. Morì il 20 giugno 1351 ed è sepolta a Medingen. Giovanni Paolo II ne confermò e ratificò il culto il 24 febbraio 1979.

venerdì 18 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi la Chiesa ricorda San Romualdo (Ravenna, ca. 953-Val di Castro (Marche) 1027). Di famiglia nobile (nato a Ravenna da famiglia ducale) dedicò quasi tutta la sua esistenza alla fondazione della vita eremitica, peregrinando in molteplici luoghi, sempre insoddisfatto dei risultati raggiunti e sempre in cerca di poter esprimere al meglio il suo amore per Gesù, in un ambiente austero, lontano dal mondo. Queste le tappe principali della sua peregrinazione. Intorno al 953 divenne monaco nel monastero di Sant'Apollinare in Classe nella sua stessa città. Insoddisfatto della vita che vi si conduceva, spesso coinvolto nei contrasti tra le nobili famiglie cittadine, dopo 3 anni, Romualdo decise di lasciare il monastero per seguire un eremita di nome Marino, che viveva nell'area lagunare veneta: un uomo pio, ma poco dotato della virtù della discrezione nella pratica della vita eremitica. I due asceti si trasferirono a Venezia, dove la personalità di Romualdo godeva di grande stima. Intorno a lui si costituì ben presto un piccolo gruppo di uomini distinti dalla società. A Romualdo e Marino si unì lo stesso doge Pietro Orseolo I, che lasciò la carriera politica attratto dalla vita solitaria. Altri due nobili veneziani, Giovanni Gradenigo e Giovanni Morosini ne seguirono l'esempio. Quando, nel 978, giunse a Venezia Guarino, abate di San Michele di Cuxà, il famoso monastero dei Pirenei orientali, il piccolo gruppo dei veneziani lo seguì. Fermatosi in una cella eremitica presso il monastero si dedicò insieme al Gradenigo ai lavori manuali e divenne esperto della vita ascetica, e dal gruppo dei veneziani fu riconosciuto come maestro senza tuttavia assumere il ruolo formale di abate. Dopo dieci anni la feconda esperienza di Cuxà fu interrotta: da Ravenna giunse notizia che il padre di Romualdo, Sergio, che dopo la partenza del figlio aveva abbracciato la vita monastica, ora stava per abbandonarla. Il santo ritornò in Italia da solo, e costrinse il padre a rientrare nel monastero di San Severo in Classe, mentre gli altri compagni si diressero verso Montecassino. Da allora Romualdo trascorse la sua vita eremitica in varie località: prima nella palude di Classe, e poi in eremi che si scelse nell'appennino umbro-marchigiano; ma nel contempo fondando o riformando anche monasteri di cenobiti, presso i quali, a volte fissò la propria dimora senza peraltro entrare a far parte della comunità. Una pausa in questo suo stile di vita si ebbe, quando ritornato all'eremitismo lacunare, venne ad icontrarlo, nell'isola del Pereo a 15 Km. da Ravenna, in cui si era rifugiato, il giovane imperatore Ottone III, che lo voleva suo collaboratore nella riforma della Chiesa che stava intraprendendo, e per questo lo volle abate di Sant'Apollinare in classe. Dopo 2 anni, tuttavia, non avendo ottenuto i risultati sperati, rimise il mandato nelle mani dell'imperatore e riprese il peregrinare, dirigendosi questa volta verso Roma e l'Italia meridionale. A Roma incontrò Bruno di Querfurt, cappellano dell'imperatore, il quale, con altri personaggi della corte, seguì Romualdo nell'isola del Pereo, per vivere sotto la guida discreta di Romualdo. Scrisse San Pier Damiani: "Chi mai non sarebbe stato colpito, chi non avrebbe glorificato la potenza di Dio, alla vista di questi uomini fino a ieri vestiti di seta e di oro, pieni di agi, abituati a tutte le raffinatezze, ed ora con il saio, in clausura, scalzi, sporchi, consumati dal digiuno?"
Un giorno ritornò nell'isola l'imperatore Ottone III con un'altra richiesta. Il duca di Polonia chiedeva a Romualdo di mandargli alcuni fratelli per condurre vita solitaria nelle foreste dell'Est, e nello stesso tempo per essere testimoni del Vangelo tra le tribù ancora pagane. Romualdo, per quanto rattristato dalla partenza di due monaci, Giovanni e Benedetto, che si erano subito offerti, li lasciò partire, temendo che non sarebbero più tornati. Ed in effetti, dopo due anni, l'11 novembre 1003 furono assassinati e stessa sorte toccò a Bruno nel 1009, dopo che aveva scritta una "Vita dei cinque fratelli" in memoria dei suoi compagni uccisi. Per quanto sfiorato dalla inclinazione ad evangelizzare i pagani, Romualdo decise di perseverare nel suo tradizionale stile di vita. La sua regola, non fissata in norme giuridiche, secondo un suo discepolo era questa: "Siedi in cella come in paradiso. Dimentica e gettati dietro le spalle tutto il mondo, vigile e attento ai buoni pensieri come un buon pescatore ai pesci. Unica via il Salterio: se tu che sei novizio non puoi capire tutto, ora qui ora là, cerca di salmeggiare in ispirito e studiati di intendere con la mente; e quando nel leggere cominci a divagarti, non smettere e non perderti d'animo, ma cerca di riparare con il richiamare l'attenzione. Mettiti innanzi tutto alla presenza di Dio, perchè se la mamma non dona, non c'è da mangiare ed il cibo non ha sapore". Romualdo si mantenne fedele a questo programma. Dopo un breve soggiorno ad Istria nel corso del quale ebbe alcune esperienze mistiche (dono delle lacrime, comprensione di alcuni segreti scritturali, unione mistica nella preghiera) finalmente nel 1023 raggiunse la tappa culmine della sua vita fondando a Camaldoli, nel territorio di Arezzo, alcune celle eremitiche. A questo eremo ben presto affiancò un ospizio che in seguito diverrà un vero e proprio cenobio a protezione dell'eremo. Successivamente il Beato Rodolfo (1074-1089) quarto priore ell'eremo, redasse il primo corpo legislativo di quella che poi divenne la Congregazione camaldolese. Ancora oggi esistono i Padri Camaldolesi ed attualmente risultano promotori di varie attività, fra le quali spicca, nella novità del concilio Vaticano II (documento "Nostra aetate"), la promozione del dialogo ebraico-cristiano.
Intanto il nostro santo Romualdo continuò le sue peregrinazioni e giunto al monastero di Val di Castro solo ed in silenzio nella sua cella morì il 19 giugno del 1027.
Sulla tomba di Romualdo a Val di Castro fu eretto un altare, e molti venivano a venerare le reliquie del singolare profeta di Dio. Nel 1140 il corpo del santo fu inumato in un sarcofago della Chiesa camaldolese di San Biagio di Fabriano, dove si conserva tuttora.

giovedì 17 giugno 2010

Santo del giorno, calendario domenicano

Oggi il calendario domenicano riporta la Beata Osanna da Mantova (vergine, laica domenicana 1449-1505).
Osanna Andreasi entrò a 14 anni nel terz'Ordine secolare dopo una fanciullezza ricca di fenomeni straordinari. A partire da 18 anni si immedesimò così tanto nella passione di Cristo, da provarne molti dei suoi tormenti. La generosa pratica delle virtù cristiane, particolarmente dell'umiltà e della carità non le impedì di assumere (1478) la reggenza del ducato di Mantova durante l'assenza del duca Federico di Gonzaga. Fu pure consigliera del successore di lui, Francesco II e della sua giovane sposa Isabella d'Este. Ha lasciato un ricco epistolario nel quale dimostra di saper unire mirabilmente la più alta contemplazione alle responsabilità di governo ed alle opere di bene. Il suo culto già approvato per Mantova (1515) fu confermato da Innocenzo XII (1694) ed esteso a tutto l'Ordine il 27 novembre 1694.

Santo del giorno, calendario comune

Oggi si celebra la memoria di San Ranieri (Pisa: 1118-1161). E' un ragazzo vivace: la leggenda vuole che il pizzicagnolo gli abbia tagliato il dito, quando ha tentato di rubargli il formaggio. Ha una giovinezza abbastanza spensierata, come si addice ad una famiglia inserita nei traffici marittimi della fiorente Pisa, ma non dissipata. Egli però è attratto dalle cose dello spirito. Una svolta nella sua vita si ha quando va a trovare Alberto, un pellegrino corso, che incontra in un vicino monastero. Questi ha fama di santo. Anche lui sull'esempio di questo santo vuole farsi pellegrino per la Terrasanta, in un epoca in cui pellegrinaggio significa vivere radicalmente povertà e penitenza, elemosinando il cibo. La sua borsa da viaggio contiene il libro dei salmi e nient'altro. Per tredici anni, vive al modo degli antichi Padri del deserto. E la notizia viene diffusa via via in patria dai pisani che frequentano la Palestina per commercio. Sono innanzitutto i loro racconti a divulgare la fama di Ranieri, a creargli un alone di santità. E quando nel 1153 lui ricompare a Pisa, tutti gli fanno già festa, con un'ammirazione che si consolida nel vedere come lui vive. Ranieri non è prete, nè monaco, non ha gli ordini, non pare che abbia fatto molti studi. Eppure si va a cercarlo per consiglio, per trovare incoraggiamento o speranza. Ancora pellegrino in patria fra alcuni monasteri diventa anche guaritore: gli portano i malati. Giorno per giorno si dona ai suoi concittadini e così alla morte lo si proclama patrono della città ed ancor oggi, ogni anno alla vigilia della sua festa, migliaia di luci si accendono lungo l'Arno e sull'Arno per onorarlo: è la plurisecolare luminaria pisana seguita, il giorno dopo, dalla regata storica.

mercoledì 16 giugno 2010

Santo del giorno, calendario comune

Oggi la Chiesa ricorda due martiri in un quadro molto tenero ed edificante, per quanto terribile come accadimento. Questi sono i fatti. Durante la persecuzione di Diocleziano ad Iconio, città della Licaonia (odierna Turchia), si trovava Giulitta, donna ricca e nobile, la quale era rimasta vedova con un figlio in tenera età, Quirico. Lasciata la sua città ed i suoi averi, per sfuggire alla persecuzione, scese con le sue ancelle verso la Seleucia. Ritenne però prudente proseguire per Tarso, in Cilicia, dove fu comunque raggiunta e fatta arrestare col suo bambino dal governatore romano Alessandro, con l'accusa di essere cristiana. Sottoposta a lunghi interrogatori per farla abiurare, rifiutandosi di sacrificare agli dei, confessò la sua fede. Una leggenda narra che Alessandro teneva il fanciullo sulle sue ginocchia. Quirico, vista la madre sofferente e sentite le sue parole, si disse anch'egli cristiano e morì scaraventato a terra dal governatore. La madre, pur impietrita dal dolore, restò ferma nella fede. Poi, dopo strazianti torture, fu consegnata al boia per essere decapitata. Questo martirio di uno dei più giovani martiri cristiani con la madre si colloca intorno al 304.