CANTICO 140: IL PECCATORE CONVERTITO
1. Per mia colpa ho perso Dio.
Quanto il cuore n’è colpito!
Sì, è vero, n’è macchiato,
ma più ancora n’è irritato.
2. Da ingrato il re tradire,
lottar contro l’avvocato,
Dio ferire, che attentato!
Se me, angeli, piangete.
3. Mille cuori immolerei!
Vorrei aver fonti di pianto
per lavar tutti miei mali!
Vengo meno, io ne muoio!
4. Né l’inferno né il demonio
Dio, mi fan chiedere perdono,
tu sei l’unica ragione:
perché sei davvero buono.
5. Io aborro intimamente
ogni causa a te sgradita
ma fà grazia al cuor pentito
di Gesù dal sangue avvolto.
6. Mai dai secoli fu visto
né giammai da loro udito
che pel sangue santo sparso
si sia perso un cuor contrito.
7. Grand’Iddio, Re grande, guarda
il tuo Figlio in noi frapposto.
Se il suo Sangue non t’è legge
perdo fede e la speranza.
8. Sì, è vero, ho meritato
per l’eternità l’inferno;
ma la tua bontà, so bene,
è più grande del peccato.
9. Signor, dunque, tu perdona
un sì vile peccatore,
per la Madre del Risorto
pel Suo sangue ed il suo cuore.
10. Penetrato di rimpianti,
chiedo pace, mio Signore,
ti protesto e ti prometto
che mai più t’offenderò.
Nessun commento:
Posta un commento