tornare al rosario

Sì, sempre le solite cose; e certo sì, guerre, carestie, pestilenze, non sono mai mancate; ed in questi casi la ricetta che ha dato sempre la Chiesa, forte della sua esperienza bimillenaria è il rosario. Lo sò, verrebbe da bestemmiare, tanti sono i problemi che ci sovrastano; qualche volta pure pecchiamo, ma non possiamo vivere senza una bussola; un proverbio spagnolo recita: Cristo è morto, ma la Madonna è viva! Perchè non ci lasciamo un pò prendere la mano dalla fede. Usciamo per un attimo dal caos, e, nella nostra camera, e soprattutto, nel segreto interiore del nostro cuore, riprendiamo la preghiera, soprattutto il rosario. Se siete soli e le bestie dei demoni vi rantolano intorno, pensate che in ogni momento ci sono nel mondo schiere di rosarianti con in pugno l'arma, come chiamava Padre Pio il rosario, contro la carne, il diavolo, il mondo, pronti a resistere con Voi alla catastrofe imminente, al torrente di non senso e di peccato. Avvicinatevi alla Chiesa, vostra vera famiglia, e sarete salvi. Se proprio non sopportate le chiacchiere ed i buoni discorsi avvicinatevi a qualche realtà ecclesiale ricca di opere buone e presto le nuvole ed il buio pesto scompariranno dalla vostra vita. Comunque la sorgente dell'azione è la preghiera, con questa ogni sventura potrà essere sanata ed ogni potere del nemico inizierà a vacillare. Alziamo il vessillo della croce e vinceremo il vento contrario.

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pericolo di guerra mondiale

Secondo me il rischio concreto che le superpotenze corrono, ed in particolare la leggerezza americana, è quello di provare con la Siria il solito giochetto occidentale del tutti contro uno, già "brillantemente" riuscito con Saddam e Gheddafi, non tenendo conto però che in quelle terre abita il Dio di Israele, che forse non permetterà le solite furbate di Pierino, e lo ha gia' fatto vedere con questi preliminari, in cui, in stile veramente regale, si sta alzando muro contro muro.
Forse gli occidentali contano ancora che tutto si risolverà con il solito gioco della spartizione fra le superpotenze, tipo Yalta, convinti come sono che tutto si metterà a posto con il loro stile da praticoni. Voglio però ricordare che Marx, un profeta che non brillava per la fede, ma che aveva un padre rabbino, ricordava che certe volte la teoria è + vera della realtà stessa. Hanno voglia a dire gli strateghi occidentali che la teoria e la realtà sono 2 cose diverse; se i grandi della terra non mettono il soprannaturale e la fede nelle loro scelte, rischiano di gettarci davvero in un abisso di perdizione. Qui miei cari non si scherza, qui abbiamo di fronte il Dio della Bibbia (la peshitta, versione siriana della Bibbia, è una delle + autorevoli anche in campo cristiano); non illudiamoci che tutto si risolva con un pò di petrolio a me ed un pò di gas a te, come molti economisti, aihmè solo economisti, pensano e dicono, scavando la fossa.